“Come neve”, cronaca di un successo annunciato. E non poteva essere diversamente perché Giorgia e Marco Mengoni sono le voci più belle e intense del nostro pop, due voci che regalano emozioni quando eseguono un brano, riuscendo a coinvolgere subito chi ascolta grazie alle loro qualità canore e al modo di interpretare ricco di partecipazione sincera e pathos artistico che non ha uguali nel panorama artistico attuale.
Il video di “Come neve” che oggi è stato pubblicato dopo l’uscita del disco avvenuta nei giorni scorsi, ne è l’ulteriore conferma. Tre minuti e 29 secondi di emozioni, musica, qualità. L’inizio del pezzo è affidato alla voce solare di Giorgia a cui poi subentra quella armoniosa di Mengoni, i due poi si affiancano esaltandosi a vicenda con i loro virtuosismi e acuti che fanno salire di tono il brano e regalano una atmosfera di forte impatto e coinvolgimento.
Il video è stato realizzato dagli Younuts, ovvero Antonio Usbergo e Niccolò Celaia, registi specializzati per queste storie musicali che i fan di Mengoni già conoscono per essere stati gli autori di alcuni suoi video tra i più noti e apprezzati come “da “Ti ho voluto bene veramente” (il più visualizzato in assoluto sino ad oggi), “Sai che” e “Parole in circolo”, e che hanno lavorato alla produzione di video anche per Alessandra Amoroso, Jovanotti, Gianna Nannini e Salmo.
Il concept è semplice nel suo svolgimento e al tempo stesso suggestivo per gli effetti che presenta. Giorgia e Marco sono l’uno di spalle all’altro e appaiono completamente coperti di ghiaccio. Il brano inizia e il ghiaccio si scioglie lentamente, goccia dopo goccia, svelando i due artisti che nel loro essenziale total black degli abiti, diventano sempre più centrali al racconto sino a terminare, liberi da ogni costrizione e blocco, mano nella mano sulla scia del messaggio che la canzone vuole trasmettere.
L’idea del video è dell’artista di Ronciglione che ha deciso di trasporre in immagini il testo, scritto a più mani da Tony Maiello, Davide Simonetta, Giorgia e Mengoni stesso, che è “una richiesta d’aiuto per riuscire ad affrontare le cadute della vita senza farsi troppo male, con la stessa leggerezza della neve”, e allo stesso tempo mascherare il proprio dolore agli altri, nascondendolo dietro a un’apparenza distorta.
“L’importanza e il senso del brano” ha detto l’interprete di “Oronero” è nell’aiutarsi, nel venirsi incontro e nel tendersi una mano” e come ha spiegato Mengoni “la frase emblematica del pezzo è Neve insegnami tu a cadere nel modo migliore”.
Neve 
 insegnami tu come cadere 
 nelle notti che bruciano 
 a nascondere ogni mio passo sbagliato 
 e come sparire senza rumore
scivolare nel corso degli anni 
 e non pesare sul cuore degli altri ma 
 ma non è semplice 
 non sentire il silenzio che c’è 
 qui non è facile 
 guardare il cielo stanotte 
 Perché quello che sono 
 l’ho imparato da te 
 tu che sei la risposta 
 senza chiedere niente 
 per le luci che hai acceso 
 a incendiare l’inverno 
 per avermi insegnato a cadere 
 come neve 
 come neve 
 Neve 
 imparo da te 
 che sai come fare 
 a coprire le nostre distanze 
 a cancellarne anche solo un momento le tracce 
 non è semplice 
 non sentire il silenzio che c’è 
 qui non è facile 
 guardare il cielo stanotte
Perché quello che sono 
 l’ho imparato da te 
 tu che sei la risposta 
 senza chiedere niente 
 per le luci che hai acceso 
 a incendiare l’inverno 
 per avermi insegnato a cadere 
 come neve 
 come neve 
 Come neve 
 Come neve 
 Neve insegnami tu come cadere
