Dopo cinque mesi dal lancio del crowfunding, Casa Verdi, la casa di riposo per musicisti fondata dal compositore parmigiano, ha raccolto i 120 mila euro necessari per comperare le 82 lettere del carteggio fra Giuseppe Verdi e il conte Opprandino Arrivabbene. Il materiale – 77 lettere autografe, una busta, 1 biglietto autografo e una lettera di Giuseppina Strepponi – era stato messo all’asta dalla Casa d’aste Bolaffi nel maggio dell’anno scorso con un prezzo di partenza di 150 mila euro. Ma era rimasto invenduto perché dichiarato di interesse culturale (e quindi non trasportabile all’estero, cosa che aveva automaticamente eliminato tutti gli acquirenti stranieri).
All’epoca il presidente della casa d’aste, Giulio Filippo Bolaffi, aveva fatto un appello perchè si creasse un “comitato spontaneo” di amici di Giuseppe Verdi per l’acquisto. Il crowdfunding, realizzato grazie all’istituto di pagamento Smartika spa, è stato lanciato a febbraio e Bolaffi ha rinunciato alla sua commissione di vendita. E ora Casa Verdi è in grado di acquisire le 223 pagine del carteggio fra i due amici in cui Verdi parla degli argomenti piu’ disparati, dalla politica allo spumante dolce.
“Con i fondi che abbiamo ricevuto – ha spiegato il presidente Roberto Ruozi della casa di riposo – potremo comprare da Bolaffi questo interessante carteggio del Maestro Verdi e riportarlo nella sua Casa, che egli definì la mia opera più bella. Inoltre, grazie al successo raggiunto dal progetto abbiamo mostrato un nuovo modo di generare finanziamenti per sostenere la cultura”.
Le lettere saranno messe a disposizione a Casa Verdi per tutti gli appassionati e gli studiosi. Si sta studiando per il prossimo anniversario verdiano l’allestimento dell’esposizione di alcune lettere (non solo a casa Verdi ma anche a Piacenza, visto il contributo dato dalla Banca di Piacenza, e alla Scala) e delle iniziative legate al carteggio.