Charlie Mingus è stato ritratto dallo scrittore John F.Goodman in “Mingus secondo Mingus. Interviste sulla vita e sulla musica” (Minimum Fax), libro in cui, in un turbine di ricordi e considerazioni al vetriolo, si racconta tutta la vita del meticcio, collerico e manesco, maniacale e intransigente basssita.
Le interviste inedite sono state realizzate dal giornalista fra il 1972 e il 1974, creando un nuovo, affascinante autoritratto dell’uomo e del musicista. Con risposte di volta in volta lapidarie o torrenziali, candide o provocatorie, il grande contrabbassista affronta gli argomenti a lui più cari: la nostalgia per l’epoca delle big band e delle jam session e le perplessità rispetto ai più recenti sviluppi del jazz; il confronto con i critici musicali, da lui temuti quando non detestati; il delicato equilibrio tra la creatività estemporanea e il duro studio, tra l’originalità e la tradizione; le battaglie per l’indipendenza artistica in un ambiente dominato da discografi ci spregiudicati e impresari disonesti; i ricordi affettuosi dei colleghi e dei maestri scomparsi; i rapporti tumultuosi con le donne, passati attraverso numerosi matrimoni e altrettanti divorzi.