Roman Polanski non potrà ritornare negli Usa, come aveva sperato. Il giudice della Corte Superiore di Los Angeles ha respinto la richiesta del team legale del regista di prescrivere il caso, ormai vecchio di più di trent’anni, che lo vede accusato di violenza sessuale nei confronti di una minorenne e che, negli anni Settanta lo costrinse a fuggire in Europa, per evitare di essere sottoposto a giudizio.
I fatti sono noti: nel 1978 il regista lasciò per sempre gli Stati Uniti d’America, dopo aver rifiutato un accordo con la pubblica accusa sul caso che lo vedeva imputato di violenza sessuale nei confronti di una 13enne. La scorsa settimana il team legale del regista aveva parlato di una cattiva conduzione delle indagini sul caso Polanski nel tentativo di arrivare all’archiviazione del caso. Ma la giustizia americana ha scelto di non fare nessuno sconto a Polanski: il suo rientro negli Usa è sempre più difficile e sempre più lontano.