All’Expo 2020 di Dubai sarà il regista e premio Oscar Gabriele Salvatores a raccontare le varie regioni d’Italia. L’evento inizia il primo ottobre e si concluderà il 31 marzo.
“Sono onorato di essere stato scelto per questo compito – ha spiegato il regista in collegamento nell’incontro in streaming organizzato dalla Stampa Estera a Roma per presentare il Padiglione Italia – che non è semplice ma pieno di possibilità, emozioni e idee. La concezione generale del padiglione Italia è pensata da Davide Rampello. Il mio compito sarà quello di filmare il lavoro e il saper fare delle persone nelle varie regioni e raccontarle attraverso paesaggi, monumenti, opere d’arte”.
A Salvatores, scelto da una commissione presieduta dallo scrittore Sandro Veronesi, è stato affidato il compito di narrare la Bellezza del Paese, evocata sin dal titolo della partecipazione italiana: “La Bellezza unisce le Persone”, allacciandosi al tema generale di Expo Dubai “Connettere le menti, creare il futuro”.
Nelle prossime settimane il regista, con la produzione di Indiana Production, attraverserà le varie regioni che hanno aderito al progetto, realizzando riprese che verranno poi editate e infine proposte per l’intera durata del semestre espositivo ai visitatori del Padiglione Italia.
Paolo Glisenti, commissario per la partecipazione dell’Italia all’Esposizione Universale annuncia che al progetto hanno già aderito Emilia Romagna, Marche, Lazio, Calabria Basilicata, Puglia, Val d’Aosta, Sicilia e Veneto e si stanno prendendo accordi con Piemonte, Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia.
Però i termini per partecipare non sono scaduti, possono fare ancora domanda altre regioni che vogliono aderire.
L’augurio è che “tutte le regioni italiane partecipino, anche perché l’interesse è legato non solo ai filmati magistrali che realizzerà Salvatores, ma anche alle decine di eventi che organizzeremo e nei quali le regioni potranno essere protagoniste”.
L’Italia, continua Gabriele Salvatores “è un Paese diverso per regione, cambia anche spostandosi di poco. L’Italia sempre stato un ponte soprattutto con il Mediterraneo e con il mondo arabo e mediorientale che ha nutrito la nostra cultura. Lavorerò su due impostazioni diverse a seconda delle due sale nel padiglione. In una ci sarà un grande schermo tecnologicamente molto avanzato dove racconterò il saper fare e nella seconda sala ci sarà una serie di schermi, un ottagono dedicato alla bellezza delle regioni, che racconterò con strumenti di riprese avanzati, come droni e riprese a 360 gradi in modo che lo spettatore si senta al centro”.
“Credo che la bellezza, l’arte e anche se vogliamo il piacere della vita che l’Italia sa ben fornire ed esportare possano veramente aiutare a cambiare il mondo”, conclude infine il regista.