Non sarebbe vero, secondo Usigrai, che Bruno Vespa si è sottoposto al tampone: “Come avrebbe fatto, visto che i protocolli prevedono il tampone solo per persone a contatto con contagiati e contemporaneamente con sintomi? Se la quarantena è di 14 giorni, perché la tempistica preventiva che vale per tutti per lui dovrebbe essere diversa? È quarantena volontaria? Se così si assume lui la responsabilità d’essere potenzialmente contagioso per tutte le persone con cui viene a contatto? Luogo di lavoro compreso?”.
“Il richiamo a rispettare le regole a tutela della salute pubblica e dei dipendenti e a null’altro si riferiscono le domande poste dal segretario dell’Usigrai – aggiungono Fnsi e Usigrai – Ogni altra lettura non è che una irresponsabile speculazione da cui chiunque dovrebbe astenersi considerata la drammaticità del momento che il Paese attraversa, a maggior ragione chi ha ruoli di responsabilità. Ci sono centinaia di persone che vorrebbero fare il tampone per tranquillizzarsi e per rassicurare anche i familiari conviventi, ma tutte si sono adeguate alle regole: si chiama rispetto e dovere civico a cui siamo tenuti tutti, anche gli artisti ben retribuiti”, conclude la nota.
Usigrai contro le polemiche d Vespa: "La smetta di lamentarsi, le regole valgono per tutti"
Secondo il sindacato dei dipendenti Rai non sarebbe vero che Vespa si è sottoposto al tampone: "Viene fatto solo ai sintomatici, come avrebbe fatto?"
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10 Marzo 2020 - 16.44
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