Non sono giovani in fuga, ma ragazzi partiti per coronare un sogno, i protagonisti di “Ciao mamma, vado in Africa” la nuova serie tv in cinque puntate, in onda fino 18 febbraio alle 19.30 su Tv2000 e realizzata per Medici con l’Africa Cuamm, che porta la firma di Nicola Berti, con la sceneggiatura di Marco Lodoli. Un progetto realizzato con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e in collaborazione con TV2000, volto a raccogliere fondi per il progetto “Prima le mamme i bambini. Mille di questi giorni”, la prosecuzione del progetto “Prima le mamme e i bambini”, che mira a garantire un parto sicuro e gratuito alle mamme dei sette Paesi in cui la Ong opera, con un focus specifico sulla malnutrizione.
Cinque puntate di venticinque minuti per cinque paesi (Tanzania, Sierra Leone, Uganda, Mozambico ed Etiopia Mozambico) e nove protagonisti: specializzandi in medicina e neo specialisti, ma anche logisti e amministrativi, tutti accomunati dalla passione per l’Africa e il desiderio di aiutare chi ha davvero bisogno. La serie, d’altra parte, indaga proprio le motivazioni che hanno spinto i giovani trentenni a partire e descrive le situazioni che hanno dovuto affrontare. Autentiche testimonianze, le loro, liberi punti di vista che intendono aiutare lo spettatore a scoprire quel continente tanto affascinante quanto complesso che è l’Africa.
Ecco i protagonisti delle cinque puntate: Martina Mazzocco di Rovigo e Sara Chiurchiù di Roma, entrambe specializzande in Pediatria in Tanzania. Dalla Sierra Leone le storie di Francesca Tognon, medico di Verona, e Matteo Bottecchia, responsabile dei progetti di Treviso; dall’Uganda quelle di Riccardo Conventi di Modena e Palmira Immordino di Palermo, entrambi specializzandi. Sempre di Palermo un giovane specialista in Salute Pubblica: Guido Maringhini, co-protagonista della puntata dedicata al Mozambico insieme a Chiara Boscardin, specializzanda in Pediatria di Padova. Ultima puntata dedicata all’Etiopia, con la storia di Francesca Gritti, coordinatrice amministrativa paese originaria di Bergamo.
Cinque puntate girate da novembre del 2015 a luglio 2016. “Sono stati fatti cinque viaggi della durata di circa 12 giorni l’uno – spiega il regista Nicola Berti – quindi quasi due mesi complessivi di permanenza in Africa, spalmati nell’arco di nove mesi”.
“La serie ha un papà e una mamma – aggiunge il regista –. Il papà è un video che avevo girato qualche anno fa sulla base della canzone di Niccolò Fabi (testimonial del Cuamm dal 2009) Sedici modi di dire verde, pensando a quell’Africa che aveva conosciuto con il Cuamm. Avevo costruito su questa canzone un racconto di tre figure: tre giovani medici donne. La serie è un approfondimento di quel video. La mamma, invece, è il libro che aveva scritto l’ex direttore de La Stampa Mario Calabresi Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa, che ripercorrendo la storia dello zio fondatore di un ospedale in Africa, parla di tanti altri giovani che fanno scelte coraggiose, come quella di un giovane medico specializzando del Cuamm. Ho pensato dunque che sarebbe bello approfondire queste belle figure di medici che stanno facendo il percorso di specialità in Italia ma decidono di trascorrere almeno sei mesi del loro percorso di formazione in un progetto di cooperazione del Cuamm, supervisionati da un tutor”.