Vespa e Riina, l'ipocrisia della Rai e dei suoi vertici | Giornale dello Spettacolo
Top

Vespa e Riina, l'ipocrisia della Rai e dei suoi vertici

Cosa faranno i dirigenti di Rai1? Manderanno in onda la puntata nonostante le proteste e le polemiche?

Vespa e Riina, l'ipocrisia della Rai e dei suoi vertici
Preroll

GdS Modifica articolo

6 Aprile 2016 - 18.47


ATF
di Adelmina Meier

“Certo che andrà in onda, perchè non dovrebbe?”. Vespa risponde così all’indignazione crescente per l’invito personale da lui fatto al figlio di Totò Riina per presentare un libro che parla bene del più sanguinario dei boss di Cosa nostra.

Che Vespa, notoriamente assetato di argomenti che grondino o evochino sangue più di dieci pellicole di Tarantino, non vada per il sottile, è noto. Quel che siamo curiosi di sapere è se questa straordinaria sensibilità dimostrata da Bruno Vespa sia condivisa dai vertici Rai. Curiosi di sapere quando i vertici Rai hanno saputo della decisione di Vespa di ospitare Riina junior. Curiosi di sapere se, come Vespa, non sono stati scalfiti dal dubbio.

Se invece sapevano ed hanno condiviso, se non torneranno indietro sui loro passi, se non si rimangeranno l’ok dato, vanno cacciati: una limousine che prenda a bordo, in viale Mazzini, presidentessa, direttore generale, neo direttore di Rai1, presunto direttore editoriale e lo stesso Vespa e li accompagni lontano, a distanza dal servizio pubblico.

Una Rai ipocrita, che si spende in spazi e servizi per raccontare il giorno della legalità, riferendo il consueto elenco dei morti di mafia, e che poi consente al figlio di Riina di raccontarci paparino, è una Rai che non merita il canone che andremo a pagare. La Rai è di tutti, non è “Cosa loro”.

Native

Articoli correlati