Durante la puntata di Report di ieri, 13 dicembre, è andato in onda il servizio “La trattativa”, nel quale l’azienda multinazionale Eni veniva accusata di aver pagato un miliardo di dollari per ottenere la licenza che le avrebbe permesso di sondare i fondali marini nigeriani del blocco petrolifero noto come Opl245.
La risposta non si è fatta attendere. Marco Bardazzi, responsabile della comunicazione di Eni, ha prontamente risposto su Twitter, postando una serie di documenti e grafici che hanno confutato tutte le accuse mosse dal programma condotto da Milena Gabanelli.
Meno organizzata è stata lo contromossa di Report: gli autori del programma e la stessa conduttrice non hanno formato un fronte compatto, ma si sono limitati a difendere il loro modo di fare inchiesta e approfondimento.
L’Eni è accusata di aver pagato una delle più grosse tangenti al mondo per l’acquisto del blocco petrolifero denominato Opl245, compra-vendita che avrebbe coinvolto diversi intermediari e che avrebbe portato l’azienda italiana a pagare alcune società private nigeriane che farebbero capo a Aliyu Abubakar.
E’ la prima volta che l’Eni usa i social per comunicare in diretta. Di certo lo scontro di ieri potrebbe aver creato un precedete: Report adesso dovrà difendere le sue inchieste non solo attraverso la tv ma anche sui social network.