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Caso Varoufakis, la Rai corre ai ripari: divieto di compensi ai politici

Dopo lo scondalo dei 1000 euro al minuto per l'ex ministro greco i vertici virano per regole più stringenti anche per le società esterne.

Caso Varoufakis, la Rai corre ai ripari: divieto di compensi ai politici
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29 Ottobre 2015 - 15.33


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I vertici Rai fanno mea culpa, dopo lo scandalo Varoufakis. E battendosi il petto hanno emanato questa mattina una direttiva che per rafforzare e inasprire il divieto per l’azienda pubblica di erogare compensi a politici che partecipano a trasmissioni televisive e radiofoniche.

L’azienda informa che “il divieto è stato esteso anche a tutte le società che producono per Rai”. Quindi anche Endemol, sotto la lente per aver accettato di dare all’ex ministro greco ben 1000 euro al minuto.

Intanto, il Codacons ha presentato oggi un esposto alla Corte dei Conti sul caso dell’ospitata in questione a Che tempo che fa “costata la bellezza di 24mila euro, oltre a vari benefit come volo, alloggi e pasti”. Sotto l’occhio Codacons “sulla odiosa prassi della rete di Stato di affidare a società esterne format che potrebbe realizzare in casa propria”.

“Chiediamo – si legge in una nota comunicato diffuso dal Codacons – alla Corte dei Conti di aprire una indagine per verificare quanto sia costata complessivamente l’ospitata di Varoufakis in Rai, tra cachet e servizi concessi dalla rete, e chi abbia effettivamente versato il denaro – spiega l’associazione -. Una volta tirate le somme, la Corte deve accertare se la spesa è stata congrua o se, al contrario, ha rappresentato una forma di spreco di risorse pubbliche. Ricordiamo inoltre che trasmissioni basate su semplici interviste come Che tempo che fa sono produzioni affidate a società esterne”, in questo caso la Endemol, “nonostante la Rai abbia tutti i mezzi e le risorse per realizzare in piena autonomia non solo programmi complessi, ma anche trasmissioni di una semplicità disarmante come quella condotta da Fabio Fazio”.

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