In Siria per combattere l'Isis: l'assurdo reality show australiano

I tre concorrenti sono stati mandati in Siria e si sono ritrovati tra mortai dei miliziani e kalashnikov: fortunatamente si sono salvati.

In Siria per combattere l'Isis: l'assurdo reality show australiano
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21 Luglio 2015 - 14.35


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Combattere l’Isis per uno show televisivo. Fantatelevisione? No, è quello che è accaduto con i tre concorrenti del reality show australiano “Go back to where you came from”. Il programma televisivo, un ibrido tra il Grande Fratello e il documentario di informazione giornalistica, mette alla prova i concorrenti, che sono abbandonati in zone impervie del pianeta e devono tornare, senza nessun aiuto, in Australia. Questa volta però gli autori hanno esagerato, inviando tre concorrenti in Siria, dove sono finiti sotto il fuoco dell’Isis.

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Kim, Nicol e Andrew, i protagonisti del reality, sono stati inviati in Asia e affidati alla copertura dell’Ypg, esercito formato da peshmerga che combatte l’Isis. Il piano era quello di far entrare i concorrenti prima in Iraq e poi in Siria nei campi dei rifugiati, per raccogliere le storie dei sopravvissuti al Califfato nero “Dopo quattro ore di auto – ha spiegato Nicole – ci siamo ritrovati in un villaggio conteso tra peshmerga e Isis”.

I jihadisti, notando la carovana, hanno aperto il fuoco: tutto è accaduto in un attimo e, fortunatamente, non ci sono stati morti. ”Ci hanno detto che ogni sibilo percepito poteva essere il colpo di un mortaio – ha ricordato Nicole – e che avevamo trenta secondi per fare cento metri e spostarci”. Kim, invece, ha aggiunto: “Se non avessi avuto famiglia e legami in Australia sarei rimasta volentieri a combattere con i peshmerga”.

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La trasmissione giunta alla terza edizione e prodotta dalla Sbs manderà in onda le tre puntate dal 28 al 30 luglio.

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