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Leone difende House of Cards: la blasfemia è parte del racconto

Il direttore di Rai1, pur non condividendo la scelta, ha spiegato: 'La tv non è l'antibiotico del mondo, ma lo racconta in tutte le sue sfaccettature'.

Leone difende House of Cards: la blasfemia è parte del racconto
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17 Marzo 2015 - 11.51


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«Io non credo che la televisione debba essere l’antibiotico del mondo, ma credo debba essere in grado di raccontarlo in tutte le sue sfaccettature, anche negli aspetti più controversi e anche quando questi non ci soddisfano o, addirittura, possono crearci un impatto negativo. I racconti non sono fatti per piacerci o meno, ma per essere raccontati». Il direttore di Rai 1, Giancarlo Leone ha detto la sua sulla scena della seconda serie di House of Cards nella quale Frank Underwood, il presidente degli Stati Uniti che ha conquistato la Casa Bianca con intrighi e omicidi, si confessa in Chiesa, e vedendosi rifiutare il perdono, sputa nell’occhio deli Gesù Cristo, appeso sulla parete.

«Io credo – ha spiegato Leone – che dobbiamo mettere da parte alcuni preconcetti generali: io ricordo che quando producemmo quindici anni fa L’ora di religione di Marco Bellocchio ci ponemmo tutti il problema di una bestemmia, un atto dunque fortemente blasfemo, contenuta all’interno del film. Bestemmia non gratuita, ma certamente grave nella sua accezione più generale. Già allora questo tema fu capito e non prevalse il sensazionalismo sulla qualità dell’opera. Ci fu la bestemmia e il film ebbe la sua fortunata strada di qualità e di pubblico».

«Se quindici anni dopo – ha rivelato il direttore di Rai 1 – una serie americana propone un atto anch’esso fortemente blasfemo, appartiene alla logica del racconto e come tale va rispettato, anche se si può restare scioccati da questo».

Leone comunque non ha nascosto che, secondo lui, la scena in questione di House of Cards, gli abbia fatto «orrore, ma è proprio quell’orrore – ha ribadito – che mi ha fatto sentire più vicino ai sentimenti cristiani. Paradossalmente anche da un atto violento può nascere un sentimento d’amore».

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