Twin Peaks, Kyle MacLachlan sarà di nuovo Dale Cooper

L'attore ha confermato che prenderà parte al sequel della fortunata serie diretta da David Lynch negli anni '90, che tornerà in tv nel 2016.

Twin Peaks, Kyle MacLachlan sarà di nuovo Dale Cooper
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13 Gennaio 2015 - 09.47


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Continuano a trapelare indiscrezioni sull’annunciato sequel di Twin Peaks, la cui messa in onda è prevista nel 2016 negli Usa sul canale di ShowTime. E’ stato annunciato infatti il primo attore ufficiale del cast della serie tv: Kyle MacLachlan, che tornerà a vestire i panni dell’agente dell’Fbi Dale Cooper. A dirlo è lo stesso attore, rilasciando un’intervista esclusiva al network che trasmetterà Twin Peaks.



«MacLachlan sarà il protagonista», ha detto il presidente di Showtime David Nevins e subito dopo è arrivato anche il tweet di David Lynch che ha dato il benvenuto all’attore. «Sono entusiasta di tornare nello strano mondo di Twin Peaks», ha detto MacLachlan. Secondo «The Hollywood Reporter», al fianco del protagonista torneranno buona parte degli attori della serie originale. Il ritorno di «Twin Peaks» in tv per il 2016, con nove episodi diretti nuovamente da David Lynch, è stato annunciato nel mese di ottobre 2014.




La serie originale ebbe grandissimo successo, più per le critiche che per l’audience, con i suoi 30 episodi in onda sulla rete statunitense Abc tra il 1990 e il 1991. In Italia andò in onda nel 1991 con il titolo I segretì di Twin Peaks. La serie ricevette il plauso della critica in tutto il mondo e a distanza di due decenni viene considerata come una delle più importanti ed influenti della storia della fiction televisiva. La serie era incentrata sulle indagini dell’agente dell’Fbi Dale Cooper, interpretato appunto da MacLachlan, che arrivava nella piccola città di Twin Peaks, al confine tra Stati Uniti e Canada, per fare luce sull’omicidio della giovane Laura Palmer. La serie si fece subito notare perché non facilmente collocabile all’interno di un genere preciso e come altri lavori di Lynch mescolava all’indagine morale l’umorismo ma anche una vena di surrealismo. L’atmosfera inquietante e sovrannaturale ricordava quella dei film horror mentre i ritratti melodrammatici di personaggi bizzarri che svolgevano attività moralmente dubbie, sembravano creare una parodia delle soap opera degli anni Ottanta.


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