Ritenevamo che un corrispondente del servizio pubblico in una grande capitale europea non dovesse alimentare Blob o ricordarci “Totò, Peppino e la malafemmina”, e invece… E invece, nel giorno della terribile strage di Parigi, in ferie il bravo Antonio Di Bella, richiamato d’urgenza in Francia, è accaduto tutto e di più. Felice solo Blob.
C’era Ziantoni, quello che la Rai ha inviato a Parigi (perché?) ma per sentirsi dire, come è accaduto giorni addietro, qualcosa avvicinabile al mitico “Nu vulevol savuoar” di Totò e Peppino all’ombra del Duomo di Milano. Niente di male (forse) se queste libertà sul francese, dalla Francia, si consumano in un giorno come l’altro, magari noioso. Si sorride e si cambia canale. Ma grave che gli svarioni linguistici siano accaduti nel giorno della terribile strage nella redazione del giornale satirico parigino. Parigi, infatti, secondo la corrispondenza, è divisa in “arrondissemand”…Mentre a sparare sono stati “kalasnikov”…
Grave che accanto alle libertà linguistiche ci siano stati incidenti pesanti nei collegamenti, peraltro apparsi piuttosto “leggeri” e molto arrabbattati. Al Tg2 il nostro è comparso con un telefonino in mano, e in diretta lo ha giustificato con un contemporaneo collegamento con un giornale radio. Sic!
Al Tg3 il nostro non rispondeva alla direttora che era entrata in studio mentre si parlava di diete dopo le grasse cene di fine anno. La direttora strillava e lui in diretta a dire che non capiva con chi era collegato. Tutta roba ghiotta per Blob, riproposta in serata, dandoci qualche minuto di sano divertimento in una giornata buia e di grande preoccupazione. Resta la domanda: la Rai su che base sceglie i corrispondenti? Maliziosamente ci suggeriscono: per amicizia. Non vogliamo crederci, non può essere, la Rai guarda alla Bbc, non può essere! O si?