Quando il cinema si fa 'experience'

La rivoluzione tecnologica della sala cinematografica: audio eccellente, video di qualità e soprattutto tanto comfort. [Marco Spagnoli]

Quando il cinema si fa 'experience'
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25 Marzo 2016 - 15.52


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di Marco Spagnoli*

L’evoluzione tecnologica della sala cinematografica e, più in generale, del cinema è destinata a proseguire e, secondo alcuni analisti come Barry Grieff, CEO di Audience, ad evolversi in maniera sempre più interattiva in grado di assicurare un futuro ancora più roseo a questo luogo irrinunciabile di socialità, cultura ed entertainment.

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È innegabile che vista la corsa all’innovazione dei televisori 4K e della loro massiccia presenza sul mercato, anche le sale cinematografiche adotteranno in breve tempo questo standard, sebbene – è il caso di ricordarlo – l’occhio umano non percepisca apprezzamenti significativi di qualità oltre il 2K.

Il 2020 potrebbe essere un anno molto importante per la storia dell’esercizio cinematografico internazionale segnando diversi livelli di interattività: nelle pubblicità esterne alle sale, nei Preshow e – ma questo sembra davvero avveneristico – anche nella fruizione di contenuti con gli spettatori che scelgono i punti di svolta nodali dei film come nel gaming.

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Una sala cinematografica potrà essere ‘tematizzata’ a seconda del film che starà presentando con schermi a Led e illuminazione in grado di far percepire al pubblico lo spirito della storia che si sta raccontando oltre alla lobby anche la sala stessa potrà essere facilmente brandizzata con schemi laterali in grado di replicare lo stesso approccio di interazione che – ad esempio – Disney ha sviluppato per i suoi parchi a tema. Lo stesso dicasi per i preshow in cui la pubblicità sarà sempre più legata al contenuto del film che sta per presentare.

Se in Giappone alcune sale stanno sperimentando da un paio d’anni il 4-D con film che, sempre come nei parchi a tema, propongono schizzi d’acqua e il movimento delle poltrone, per non parlare di alcuni posti speciali che offrono un trattamento ‘Premium’ per il quadruplo del biglietto con un posto di spazio rispetto agli altri spettatori (come nelle classi business degli aerei), ma potrebbe non trattarsi di una moda del momento: il circuito cinese Wanda Cinema ha aperto oltre 40 sale con il sistema 4Dx prodotto dalla coreana CJ 4DPLEX. Anche Meditation, il cui prodotto analogo MX4D ha goduto di numerose vendite all’estero, vanta una ventina di sale sul territorio che fa riferimento a Pechino e ha aperto un secondo impianto di produzione in Cina per un servizio migliore a questo mercato in forte espansione.

Ma è soprattutto sulla qualità audio visiva e sul comfort che si gioca la vera partita per rinnovare delle sale che, soprattutto per quello che riguarda i cosiddetti Cityplex, deve potere giocare su nuovi servizi e possibilità di intrattenere il pubblico. In questo senso il marketing cinematografico sta seguendo un’evoluzione perfettamente in linea con la tecnologia e potrebbe trovare proprio nei cinema occasioni per nuove modalità di incontro con il pubblico.

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* Questo articolo è stato pubblicato sul [url”Giornale dello spettacolo”]http://giornaledellospettacolo.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=88984&typeb=0&speciale-matera-sfoglia-il-giornale-dello-spettacolo[/url] anno 72, n.1 del 2016
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