Anche Brian Grazer e Ron Howard saranno coinvolti in Screening Room, start-up ideata da Sean Parker, ideatore di Napster e co-fondatore di Facebook, che potrebbe portare nelle case i film in contemporanea all’uscita nelle sale cinematografiche, ad un costo di 50 dollari a noleggio.
“Quando abbiamo incontrato Sean Parker e Prem Akkaraju l’anno scorso, per noi era chiaro che Screening Room fosse l’unica soluzione in grado di accontentare tutti: esercenti, distributori, studios e registi”, hanno scritto in una nota congiunta Grazer e Howard. “Il modello su cui si fonda Screening Room è giusto, equilibrato e fornisce un valore aggiuntivo a tutto il settore cinematografico che noi amiamo profondamente. Facciamo i film per il grande schermo, ma anche per farli vedere al maggior numero di persone. Screening Room fornisce una soluzione univoca”.
Nonostante le “dichiarazioni” d’amore da parte di Hollywood, come ad esempio [url”la lettera di Peter Jackson”]http://giornaledellospettacolo.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=89057&typeb=0&14-03-2016–jackson-ecco-perche-sostegno-screening-room[/url], e il sostegno di registi del calibro di J.J. Abrams, Steven Spielberg, Martin Scorsese, Peter Jackson e Taylor Hackford, finora nessun tra i grandi studios ha firmato un accordo con la start-up di Parker.
C’è da dire che gli esercenti da sempre sono restii a ridurre l’intervallo di tempo che intercorre tra l’uscita in sala del film e la distribuzione in home video: secondo gli ideatori di Screening Room però il mondo della sala cinematografica, perché intercetterebbe solo quegli spettatori che non la frequentano.
In attesa di capire come si evolverà il mercato della distribuzione cinematografica, il Giornale dello Spettacolo a proposito ha lanciato un nuovo sondaggio: [url”che cosa ne pensate di Screening Room?”]giornaledellospettacolo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=89061&typeb=0&14-03-2016–sondaggio-che-cosa-ne-pensate-di-screening-room-[/url] Fatecelo sapere.
