La Siae ha regalato ad alcuni ragazzini 20 iPhone, acquistati in Francia. Il dono è stato fatto per protestare contro la Apple, accusata di aver aumentato il prezzo in Italia dei suoi prodotti, dopo che è stato convertito in legge il decreto del ministro Franceschini sull’equo compenso.
Il direttore generale della Siae ha spiegato che l’acquisto degli iPhone in Francia è stato effettuato per testimoniare che, nonostante oltralpe la tassa sull’equo compenso sia molto più alta, il prezzo degli iPhone sia notevolmente inferiore. All’azione dimostrativa si sono accompagnate tre lettere di diffida che la Siae ha inviato alle tre sedi della Apple, di Olanda, Italia e Stati Uniti d’America.
Gino Paoli, presidente della Siae ha sottolineato che l’equo compenso non è una tassa, ma una somma che deve andare a chi crea un prodotto artistico in riconoscimento del diritto d’autore. Anche [url”Paolo Virzì si è schierato contro la Apple”]http://giornaledellospettacolo.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=73133&typeb=0&Paolo-Virzi-il-futuro-e-lo-streaming-legale[/url], affermando che è necessario, in questa situazione, difendere l’interesse dei consumatori.