Lillo e Greg vantano una carriera costante, sempre brillante e estremamente eclettica: dalla radio al teatro, dal web alla tv, la coppia più esilerante del nostro panorama italiano è sempre pronta ad elaborare nuovi sketch, che sia per le puntate di 610 o per uno spettacolo. Prossimo obiettivo? Vestire i panni di James Bond.
”Io mi sento molto Tom Cruise in Mission Impossible, soprattutto per il fisico, no?”, dice Lillo.
”Io invece più Michael Caine in Ipcress, per la miopia.- incalza Greg – Ma mi è sempre piaciuto il James Bond di Sean Connery per la sua autoironia. Anche quello di Roger Moore o di Pierce Brosnam. L’unico che proprio non capisco è Daniel Craig: uno 007 con l’aspetto di un camionista bulgaro”.
Non si risparmiano Lillo e Greg, che sette anni dopo il grande successo de ”L’uomo che non capiva troppo” tornano alla spy story con una nuova, dissacrante, versione di quel titolo cult, nato prima ai microfoni di 610 e poi approdato in palcoscenico, in cartellone dal 28 novembre al 22 dicembre al Teatro Olimpico di Roma come ”L’uomo che non capiva troppo. Reloaded”. ”E’ un upgrade di uno spettacolo teatrale”, racconta Claudio Piccolotto, che dopo aver diretto la loro web serie Pupazzo Criminale, con Lillo e Greg ora firma anche la co-regia dello show. Come in una saga, infatti, la storia di quel primo titolo cult è condensata nel primo atto, per proseguire come un nuovo sequel nel secondo. Il tutto in un mix di linguaggi, effetti speciali, video mapping con 32 cambi di scena, oltre 500 suoni, 16 personaggi per sei attori e una lista di guest star in video, cone Paolo Bonolis, Lorella Cuccarini, Giancarlo Magalli o Maurizio Battista. ”Rispetto ad altri spettacoli teatrali questo è tecnicamente all’avanguardia”, spiega Lillo, che con Greg dal 14 dicembre sarà anche tra i protagonisti di ”Super vacanze di Natale”, il film-antologia di Filmauro sui cinepanettoni.
”Nelle spy stories – prosegue – gli agenti si muovono in continuazione. Una scena sono ad Atene e quella successiva a Praga o Istanbul. Avevamo bisogno di grandi effetti. Ma l’umorismo rimane il nostro, surreale, lunare, perché è quello che più ci fa ridere”. Al centro della storia, c’è Felix (Lillo), uomo normalissimo, ignaro che tutti i suoi amici, moglie compresa, in realtà sono agenti segreti in incognito. ”Come una mina vagante si ritrova coinvolto in un’avventura in cui non capisce nulla di quello che gli dicono: una sorta di supercazzola continua tra sparatorie e supercattivi alla James Bond”. Ce n’è per tutti i gusti: chi uccide con umidificatore e invasioni di zanzare, chi sfinisce l’interlocutore a suon di parole, chi vive in Alaska tra gli eunuchi (nel cast, Vania Della Bidia, Benedetta Valenzano, Danilo De Santis e Marco Fiorini).
Fino a Greg che indossa i panni di una carrellata di personaggi, dal miglior amico di Felix al venditore di collane Abdul, il maestro di arti marziali Tien Chian e la trans Gran Lodana. ”Una cattiva/o – spiega lui – che sogna di padroneggiare la musica del male per assoggettare il mondo. D’altronde – dice – se ci si limita a vivere una vita intorpidita, tra serie tv e teorie complottistiche di Facebook, si rischia davvero di finire ottenebrati. Così come il fumo, per me si dovrebbe debellare dalle aree pubbliche anche certa musica nata dagli anni ’80 in poi. Perché se si abbassa il gusto poi si finisce a guardare un reality convinti che sia bello”.
”Non finirò mai di ringraziare Lillo e Greg”, commenta Benedetta Valenzano. ”Si, poi fra 20 anni ci denuncerà per molestie”, replica con una battuta Greg. ”Brizzi? Ho fatto due film con lui e sono davvero stupito – dirà più tardi Lillo – E’ la persona più galante, protettiva e gentile con le attrici che abbia mai visto, ma in modo assolutamente professionale. Mai alcun ammiccamento o avance”.