Forbici & Follia di Paul Portner, in tournée in Sardegna | Giornale dello Spettacolo
Top

Forbici & Follia di Paul Portner, in tournée in Sardegna

Debutterà in prima regionale domani, martedì 19 gennaio 2016, alle 20.45 al Teatro Centrale di Carbonia

Forbici & Follia di Paul Portner, in tournée in Sardegna
Preroll

GdS Modifica articolo

17 Gennaio 2016 - 11.06


ATF

Ironia e noir per “Forbici & Follia” di Paul Portner, divertente e coinvolgente commedia ambientata in un salone da parrucchiere, tra pettegolezzi e chiacchiere, e un misterioso delitto in tournée nell’Isola sotto le insegne del CeDAC/ Circuito Multidisciplinare della Sardegna: dopo il debutto, martedì 19 gennaio alle 20.45 al Teatro Centrale di Carbonia, la pièce approderà mercoledì 20 gennaio alle 20.30 al Teatro Eliseo di Nuoro, poi giovedì 21 gennaio alle 21 al Cine/Teatro Montiggia di Palau, venerdì 22 gennaio alle 21 al Teatro Tonio Dei di Lanusei e infine sabato 23 gennaio alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania.
Nel cast volti noti del grande e piccolo schermo – da Michela Andreozzi a Roberto Ciufoli, Max Pisu e Barbara Terrinoni – con la partecipazione di Nino Formicola e Nini Salerno: «”Forbici&Follia” è un gioco di contrasti e di tante possibili verità» sottolinea il regista, Marco Rampoldi, che ha curato traduzione e adattamento del testo insieme a Gianluca Ramazzotti.
La versione italiana della fortunata commedia – vincitrice del Premio Edgar in America e del Premio Moliere 2014 Miglior commedia a Parigi – prodotta dalla a.ArtistiAssociati di Gorizia in collaborazione con l’associazione culturale Artù di Roma trasporta in una città italiana la storia surreale e inquietante di un assassinio con pochi indizi e troppi moventi – di cui il pubblico è l’unico testimone, chiamato a individuare il vero colpevole (il disegno luci è di Alessandro Iacoangeli, i costumi di Adele Bargilli e le scene di Alessandro Chiti).

Un misterioso delitto sconvolge la normale routine di una giornata qualunque, e la vita con i suoi drammi e la sua crudeltà in un salone da coiffeur – tra pettegolezzi e chiacchiere, effluvi di shampoo e balsami, pettini e spazzole e il soffio ardente del phon: “Forbici & Follia”, la fortunata commedia di Paul Portner in tournée nell’Isola per la stagione 2015-16 de La Grande Prosa firmata CeDAC nell’ambito del Circuito Multidisciplinare della Sardegna, disegna un variopinto affresco della società contemporanea, tra frivolezze e passioni, vizi e (rare) virtù.
La pièce – vincitrice del Premio Edgar in America e del Premio Moliere 2014 Miglior commedia a Parigi – debutterà in prima regionale martedì 19 gennaio alle 20.45 al Teatro Centrale di Carbonia, per approdare mercoledì 20 gennaio alle 20.30 al Teatro Eliseo di Nuoro, poi giovedì 21 gennaio alle 21 al Cine/Teatro Montiggia di Palau, venerdì 22 gennaio alle 21 al Teatro Tonio Dei di Lanusei e infine sabato 23 gennaio alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania.

Sotto i riflettori un cast “stellare” – l’attrice e conduttrice Michela Andreozzi accanto Roberto Ciufoli (Premiata Ditta), l’attore e cabarettista Max Pisu e un’attrice brillante come Barbara Terrinoni – con la partecipazione di Nino Formicola e Nini Salerno, per la regia di Marco Rampoldi (che ha curato la versione italiana del testo con Gianluca Ramazzotti). La scoppiettante commedia con sfumature giallo-noir – nella mise en scène di a.ArtistiAssociati di Gorizia in collaborazione con l’associazione culturale Artù di Roma, con i costumi di Adele Bargilli e le scene di Alessandro Chiti, e il disegno luci di Alessandro Iacoangeli, è ambientata in una ipotetica città italiana – quella in cui si svolge lo spettacolo – presso uno dei saloni da parrucchiere più alla moda, in bilico tra realtà e invenzione.

“Forbici & Follia” mette l’accento sulle fragilità umane e il movimentato gioco delle passioni celate dietro lo scintillio di specchi e vetrate: la tragedia che si compie nel palazzo, con l’assassinio della proprietaria dello stabile, sembra dapprima sfiorare, con il colore piccante di uno scandalo, le persone riunite nel salone, intente alle loro normali faccende, prese dalle proprie preoccupazioni personali, tra questioni di cuore o d’affari. La vita e la morte irrompono improvvisamente sulla scena, e quello che sembrava solo un enigma, un bizzarro indovinello, finisce con il coinvolgere tutti i presenti: in assenza di indizi, tutti sono sospettabili, tutti diventano potenziali colpevoli agli occhi della polizia, l’ombra del delitto incombe sulle loro esistenze, e finché il mistero non sarà risolto nessuno verrà ritenuto innocente.
Le indagini portano alla luce impensabili legami con la donna brutalmente uccisa, emergono possibili moventi, ma solo un testimone conosce la verità: il pubblico, che ha assistito all’omicidio, e non ha ovviamente alcun rapporto con la vittima, potrà essere chiamato ad individuare il responsabile, e il suo verdetto influirà sull’esito della pièce, prima del colpo di scena finale.

“Forbici & Follia” è quindi uno spettacolo interattivo, che rompe la quarta parete trasportando gli spettatori al centro dell’azione: quel che accade sulla scena, realtà o illusione, potrebbe succedere nella vita vera, fuori dallo spazio protetto del teatro, dove lo sguardo non si spinge oltre l’apparenza, e l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Nei toni leggeri e umoristici della commedia, anche il delitto diventa più sopportabile, come avviene con i normali fatti di cronaca che si leggono sui giornali, finché l’idea del male resta circoscritta ad un episodio, e si può continuare a pensare all’assassino come a uno sconosciuto, un mostro tra noi.
La violenza e l’assassinio fortunatamente non appartengono (quasi) mai all’esperienza comune, ed è tanto più difficile riconoscerli se si presentano sotto le mentite spoglie della civiltà: nella società occidentale, mezzo secolo di democrazia e l’illusione di una pace appena turbata dall’eco di remoti conflitti, pongono il gesto di Caino agli antipodi dell’umanità. Eppure nei labirinti della mente, tra piccole e grandi ossessioni, invidie e rancori, l’idea del delitto come possibile soluzione affiora come una fantasia malata, un desiderio inconfessabile, una pulsione che si manifesta, talvolta, perfino nei bambini, ignari dell’irrevocabilità della morte.
La pièce di Paul Portner porta alla luce proprio l’aspetto più inquietante dell’ordinaria follia, quell’apparente normalità che cela a volte abissi d’odio, e viceversa ricorda quanto sia fragile e preziosa la vita che può essere spazzata via per sempre da un cieco impeto d’ira, da un atto brutale e irresponsabile, le cui conseguenze non potranno più essere corrette. Il confine tra normalità e pazzia è labile e sottile, perdere il controllo è a volte questione di un istante, e scoprire il lupo travestito da agnello, o al contrario il mite assassino, è davvero difficile: non ci sono segni premonitori, né marchi riconoscibili. Il killer è tra noi.

La polizia avrà l’arduo compito di trovare le prove e inchiodare il colpevole alle sue responsabilità, evitando così che il delitto possa degenerare e vi siano altre vittime tra i potenziali testimoni: la caccia al vero assassino diventa così un gioco, una sfida all’intelligenza, divertente e coinvolgente, grazie alla “complicità” fra attori e pubblico, uniti nella ricerca della verità.

Native

Articoli correlati