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Teatro Kopó, parte la seconda stagione

Il via il 9 ottobre con un motto: Lasciatevi rapire dal teatro. Dieci gli spettacoli che puntano alla drammaturgia contemporanea e al tema del sociale.

Teatro Kopó, parte la seconda stagione
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25 Settembre 2014 - 15.13


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Parte il 9 ottobre la seconda stagione del Teatro Kopó. Il direttore artistico Francesca Epifani e il direttore organizzativo Paolo Filipponi, danno vita a un cartellone di dieci spettacoli puntando alla drammaturgia contemporanea e al teatro nel sociale, e lanciano la campagna abbonamenti con il motto “Lasciatevi rapire dal teatro”. Ad aprire la stagione è ‘La casa vittoriana degli spettri’, una divertente commedia gotica liberamente ispirata al romanzo I fantasmi della vita di Cristian Precamedi Conte adattato e diretto da Viviana Lentini.
Dal 13 al 16 novembre Massimo Mesciulam dirige ‘L’amante di Pinter’. Lo spettacolo vede in scena Davide Mancini e Angela Ciaburri.

Dal 28 al 30 novembre Antonello Taurino ritorna in scena con ‘Miles Gloriosus: ovvero morire di uranio impoverito’. Nato da una dettagliata inchiesta durata due anni, lo spettacolo si pone l’obiettivo raccontare, con toni comici, la tragedia di chi ha perso la vita per l’uranio.

Dall’11 al 14 dicembre, dopo aver vinto il Premio come Miglior attore al Roma Fringe Festival, Silvio Barbiero torna a Roma con ‘Groppi d’amore nella scuraglia’ di Tiziano Scarpa.
Simone Bobine ed Eugenio Coppola portano in scena ‘Dov’è Desdemona’, dal 22 al 25 gennaio. Si tratta di un’operazione drammaturgica e scenica, che lega le tematiche contenute nell’Otello di Shakespeare all’eterno racconto sull’animo umano e sul suo bisogno di relazione con l’altro.

‘Il fulmine nella terra-Irpinia 1980’ è lo spettacolo di teatro civile in scena dal 19 al 22 febbraio. Scritto e diretto da Mirko de Martino e interpretato da Orazio Cerino, lo spettacolo ricostruisce, a volte con toni ironici, i primi giorni del sisma che mise in ginocchio l’irpinia.
Dal 12 al 15 marzo è la volta di ‘Un cervello in due’ scritto e diretto da Marcello Paesano. In scena l’emisfero destro e sinistro del cervello. Si potrà quindi assistere a familiari conflitti interiori che complicano quotidianamente la vita a tutti noi.

Dal 26 al 29 marzo, dopo il successo della scorsa estate, ritorna al Teatro Kopó Elisabetta Tulli con ‘La storia de Giulietto, de Marisa e dalla mano in Chiesa’ una commedia musicale che ci riporta alla Roma degli anni Cinquanta.
‘Resistenza Outbound’ di e con Yuri Ferrero sarà in scena dal 9 al 12 aprile. Uno spettacolo che assume toni a tratti grotteschi e tragicomici facendo uscire senza retorica le contraddizioni del nostro tempo ma anche la riscoperta di valori che ci sembrano ormai lontani e superati.

Chiude la stagione ‘Come del resto alla fine di un viaggio’ di e con Alessio Zambardi. Liberamente ispirato ad un racconto di Primo Levi, un monologo in cui un narratore d’eccezione – che viaggia ininterrottamente da 166 anni – ci racconta in chiave comica, a tratti esilarante, le sue avventure.
Completano la stagione altri spettacoli fuori cartellone e le attività del Teatro tra i quali i corsi di recitazione, mostri e serate musicali.

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