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Il ritorno della rivista a fumetti di "il manifesto"

Dal 18 dicembre in edicola il numero zero de La fine del mondo: 72 pagine a colori, storie inedite e grandi autori per rilanciare la rivista come spazio culturale del fumetto.

Il ritorno della rivista a fumetti di "il manifesto"
Fonte: Ansa.it
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18 Dicembre 2025 - 19.48 Culture


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Un esordio che è insieme una scommessa editoriale e una presa di posizione culturale, in un panorama che da tempo, almeno in Italia, sembrava aver perso uno spazio interamente dedicato alla rivista a fumetti. Il 18 dicembre arriva in tutte le edicole italiane il numero zero de La fine del mondo, nuovo mensile a fumetti del quotidiano “il manifesto”.

Il sottotitolo chiarisce l’ambizione del progetto: “l’ultima rivista di fumetti”, non come gesto apocalittico, ma come tentativo di ricostruire un luogo condiviso, dove appassionati e curiosi possano trovare solo storie disegnate, senza mediazioni e senza riempitivi. Una rivista che rimette al centro il fumetto come linguaggio autonomo e popolare, capace di parlare a pubblici diversi.

Il numero zero conta 72 pagine a colori e raccoglie 13 storie completamente inedite, proposte a un prezzo politico di 4 euro, a cui si aggiunge il costo del quotidiano. Una scelta coerente con l’idea di un fumetto accessibile, che non rinunci alla qualità, ma nemmeno alla sua vocazione democratica.

Per la prima volta si ritrovano insieme alcune delle voci più significative del fumetto italiano e internazionale: Zerocalcare, Gipi, Maicol & Mirco, Shintaro Kago, Zuzu, Bruno Bozzetto, Dottor Pira, Blu, Eliana Albertini, Martina Sarritzu, Kalina Muhova, Lise e Talami, Alice Socal. La copertina è firmata da Gipi, mentre Zerocalcare inaugura la sua prima storia a puntate scegliendo di non mettersi in scena in prima persona: i protagonisti saranno personaggi inediti, come il signor Gattini, aprendo a una serialità che accompagnerà i numeri successivi.

La fine del mondo è stata presentata al Lucca Comics 2025, dove ha raccolto un’accoglienza particolarmente calorosa: quasi 4.000 copie vendute in cinque giorni, che l’hanno resa uno dei prodotti di maggiore rilievo dell’intera manifestazione.

Dal prossimo anno la rivista uscirà ogni ultimo mercoledì del mese, in allegato a il manifesto. Il numero 1, con copertina di Zerocalcare, sarà in edicola il 28 gennaio.

Come sottolineato dai promotori, si tratta di un’impresa culturale che nasce da una relazione profonda tra il quotidiano e i curatori Maicol & Mirco, con la volontà di restituire al fumetto il suo ruolo storico di medium popolare e creativo.

Il progetto non è privo di rischi: “Per noi che stiamo in piedi sulle nostre sole gambe ogni esperimento è sempre un azzardo”, si legge nella nota editoriale, ma è un azzardo in cui si crede fino in fondo. Tanto che presto sarà lanciata una formula di abbonamento alla rivista, pensata per sostenere nel tempo l’avventura editoriale. Sono fumetti che aspirano a essere democratici, desiderano incontrare tantissime lettrici e tantissimi lettori per poter durare, e invitano al passaparola come strumento di diffusione culturale e collettiva. 

Un richiamo nostalgico accompagna queste parole: in fondo, quando “il manifesto” nacque in formato rivista nel 1969, costava appena 400 lire, un promemoria di come anche le idee più audaci possano radicarsi nelle abitudini di lettura se trovano un pubblico disposto a sostenerle. 

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