Nel Parco dello Stelvio rinvenute migliaia di orme di dinosauri risalenti a 210 milioni di anni fa

Si tratta della più grande scoperta paleontologica in Italia degli ultimi 40 anni.

Nel Parco dello Stelvio rinvenute migliaia di orme di dinosauri risalenti a 210 milioni di anni fa
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16 Dicembre 2025 - 15.59 Culture


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Non solo i Giochi olimpici invernali Milano-Cortina: le Alpi della Valtellina tornano al centro del dibattito pubblico grazie alla straordinaria scoperta di migliaia di orme di dinosauri erbivori nel Parco dello Stelvio. “Una vera e propria ‘valle dei dinosauri'”, ha affermato il paleontologo Cristiano Dal Sasso all’ANSA. Si tratta di tracce risalenti a 210 milioni di anni fa, riconoscibili su pareti di dolomia pressoché verticali che formano piste lunghe centinaia e centinaia di metri.

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Queste piste, dice Dal Sasso, “sono prove evidenti di branchi in movimento sincronizzato e ci sono anche tracce di comportamenti più complessi, come gruppi di animali radunati in cerchio, forse per difesa”. Come riportato dall’agenzia stampa, la posizione nella quale sono state rinvenute le orme non è quella originaria, ma conseguenza delle deformazioni che hanno portato al sollevamento della catena alpina.

Come ha sempre affermato Dal Sasso, la ricchezza del sito è data anche e soprattutto dalla sua conservazione che permette di osservare segni di dita e artigli, rendendola la “più importante scoperta paleontologica sui dinosauri italiani dopo quella di Ciro (il nome dato ad uno Scipionyx samniticus ritrovato nel 1981 a Pietraroja, in provincia di Benevento, il che lo rende il primo dinosauro scoperto su suolo italiano)”.

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La scoperta del sito dello Stelvio è da attribuire al fotografo Elio Della Ferrera il quale, mentre si trovava nella Valle di Fraele lo scorso 14 settembre per fotografare gli animali autoctoni, ha notato delle orme, alcune delle quali grandi fino a 40 centimetri di diametro, e ne ha inviato le testimonianze proprio al paleontologo Dal Sasso.

Dalle prime analisi di quest’ultimo, insieme alla collaborazione della Regione Lombardia e della Soprintendenza, le orme apparterrebbero a dinosauri prosauropodi, ovvero erbivori dal corpo lungo e dalla testa piccola, del Triassico Superiore, considerati gli antenati del ben più noto brontosauro. Alcuni prosauropodi, caratterizzati generalmente da una corporatura robusta e da artigli appuntiti, potevano essere lunghi fino a 10 metri. I resti di molti esemplari sono stati ritrovati sia in Svizzera che in Germania.

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