Si è spenta Bruna Pinasco, la "Bibi" moglie di Sergio Staino

A due anni dalla scomparsa del grande vignettista se n’è andata anche la sua compagna di vita, protagonista di tante sue strisce. Da tutto il Paese condoglianze ai figli Ilaria e Michele. Il ricordo della sindaca di Scandicci, Claudia Sereni.

Si è spenta Bruna Pinasco, la "Bibi" moglie di Sergio Staino
In foto, Bruna Pinasco e Sergio Staino
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25 Novembre 2025 - 16.11 Culture


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A 74 anni si è spenta, stanotte, Bruna Pinasco, Bibi, la moglie del celebre fumettista Sergio Staino, scomparso due anni fa. ‘Bibi’ è stata una figura costante  nella vita e nelle  vignette di Staino. I dialoghi in famiglia, le discussioni con lei e i figli, Ilaria e Michele, sono state una delle chiavi con cui Sergio Staino ha potuto raccontare un Italia fatta di quotidianità e  di un modo vero di vivere la politica.  La camera ardente sarà allestita nei locali del Castello dell’Acciaiolo, a Scandicci.

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Bruna Pinasco, grande amore di Sergio Staino, ne è stata musa nelle vignette e nella vita, e anche per i suoi occhi, per lui che viveva nella quasi completa cecità, sempre al suo fianco.

Cordoglio della sindaca di Scandicci Claudia Sereni “per la perdita di una donna speciale. Bruna Pinasco, con la sua presenza sempre discreta ma fondamentale, sapeva essere al centro delle relazioni insieme a Sergio. Aveva una straordinaria capacità di tenere insieme cose e persone, dall’attività di Sergio a quell’incredibile rete di amicizie che nella storia di questa coppia straordinaria ha saputo fare la differenza”.

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‘Bibi’, ricorda ancora la sindaca, rilasciando una dichiarazione all’Ansa, “occupava un posto unico ed essenziale nelle vignette di Sergio, che non ha mai nascosto il grande amore per questa donna eccezionale, portatrice anche di un’altra cultura – quella peruviana – che arricchiva il modo in cui sapeva vivere e tenere unita la famiglia. La sua scomparsa ci lascia un dolore profondo e una responsabilità ancora più grande nel custodire la memoria di due figure inscindibili.

A soli due anni dalla morte di Sergio, oggi salutiamo anche lei”. “Farò di tutto affinché la sua figura possa essere valorizzata – aggiunge Sereni -, perché la sua storia non è mai stata raccontata pubblicamente, anche per dare dignità al ruolo delle donne nella vita culturale del nostro Paese. Porteremo avanti gli impegni presi anche insieme alla Regione e alle altre istituzioni per valorizzare l’eredità culturale e artistica che questa grande coppia di ‘scandiccesi’ ci ha lasciato”.

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