Il Museo Nacional del Prado ricostruisce la Cappella Herrera 

Il ciclo affrescato di Annibale Carracci, capolavoro del barocco italiano, finalmente visibile al vasto pubblico.

Il Museo Nacional del Prado ricostruisce la Cappella Herrera 
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8 Novembre 2025 - 18.53 Culture


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Nel cuore della sua collezione permanente, il Museo del Prado ha inaugurato una nuova installazione che restituisce alla Cappella Herrera, originariamente situata all’interno della chiesa di Santiago de los Espanoles a Roma, la sua identità originaria. La cappella, intitolata a Juan Enríquez de Herrera, banchiere spagnolo, era situata al suo interno, oggi andata distrutta.

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Herrera acquistò lo spazio intorno al 1602 per costruire una cappella votiva dedicata a San Diego de Alcalá, frate francescano canonizzato nel 1588, al quale attribuiva la guarigione del figlio gravemente ammalato. Così fra il 1602 e il 1606 Carracci venne incaricato del lavoro e avviò e disegnò l’intero ciclo affrescato ma, a causa di una malattia, nel 1605 dovette lasciarne la direzione a Francesco Albani e agli altri collaboratori. 

Gli affreschi realizzati da Carracci e dalla sua bottega raccontano momenti della vita e dei miracoli di San Diego de Alcalá come “San Diego riceve l’elemosina” e “San Diego salva il ragazzo che si addormenta nel forno”. Le opere furono dipinte in affresco direttamente sulle pareti della cappella: una modalità che richiede un’attenzione altissima al rapporto fra pittura e architettura, legame su cui anche l’esposizione al Prado si focalizza. 

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Nel 1833 la chiesa che ospitava la cappella fu dichiarata a rischio di crollo e smantellata perciò gli affreschi furono staccati e trasferiti su tela. Dei circa 19 frammenti originari, sette si trovano oggi al Prado di Madrid, nove al Museu Nacional d’Art de Catalunya (Barcellona), altri nella pinacoteca nazionale e alcuni ancora non sono stati localizzati. I restauri più recenti, da cui è nata una grande esposizione nel 2022, hanno permesso di ridare vita a questo ciclo pittorico che era rimasto poco considerato per secoli. 

L’installazione permanente del Prado, realizzata in collaborazione con l’architetto Francisco Bocanegra e il gruppo costruttivo Ohla Group, riproduce l’architettura originale della cappella e la disposizione delle pitture in altezza, come nel loro contesto romano.

Il curatore della Collezione della pittura italiana e francese del barocco al Prado, David García Cueto, ha dichiarato che “questa ricostruzione invita a riflettere su come un gruppo di artisti così rilevanti abbia contribuito a plasmare l’identità del barocco”, restituendo finalmente coerenza a un insieme che finora era stato esposto come semplici “quadri”. L’allestimento è ospitato nella Sala 4 dell’Edificio Villanueva del Museo del Prado. 

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