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Amazon, al via la campagna di 30 mila licenziamenti per riorganizzazione interna

L'azienda di Jeff Bezos darà il via ad una campagna di razionalizzazione del personale, complice l'implementazione dell'IA.

Amazon, al via la campagna di 30 mila licenziamenti per riorganizzazione interna
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28 Ottobre 2025 - 19.38 Culture


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L’agenzia Reuters aveva anticipato ieri la più grande operazione di licenziamento da parte del colosso dell’e-commerce, fino a 30.000 posti in esubero. Oggi 28 ottobre, arriva la conferma di una riduzione di circa 14.000 unità, con tagli ulteriori il prossimo anno.

“Vi comunico che stiamo procedendo ad alcune modifiche organizzative”, questo si legge nella nota al personale della manager responsabile delle risorse umane Beth Galetti, resa pubblica anche nella sezione News dell’azienda. Di seguito si fa rifermento anche ad una precedente nota di Andy Jessy, CEO dell’azienda, subentrato a Jeff Bezos nel 2021, dove si annunciava, oltre la fine del lavoro a distanza e il conseguente ritorno in ufficio (con licenziamento di quanti non sarebbero ritornati ai cinque giorni in sede), anche la volontà di ridurre l’eccesso di burocrazia, tramite una contrazione del numero dei manager.

Una razionalizzazione del personale, in pratica, sinonimo a licenziamenti, tagli del personale. A giugno sempre il CEO aveva annunciato che l’uso crescente di strumenti di intelligenza artificiale avrebbe potuto portare ad una progressiva diminuzione di posti di lavoro. In quel caso, aveva anticipato che sarebbero state soppresse le mansioni più automatizzate e di routine, ma che di converso sarebbe accresciuta la richiesta di altre tipologie di lavoro: “[…] Avremo bisogno di meno persone per svolgere alcuni dei compiti che vengono svolti oggi e di più persone per svolgere alri tipi di lavoro.[…] nei prossimi anni ci aspettiamo che questo riduca la nostra forza lavoro totale negli uffici man mano che otterremo guadagni di efficienza dall’uso estensivo dell’IA in tutta l’azienda”.

I settori interessati dai tagli che sono partiti oggi saranno diversi, dalle risorse umane, agli ambienti più operativi, fino ai dipendenti dei servizi web. Per la sola divisione risorse umane potrebbe giungere al 15% circa di esuberi. Al momento, però, non è ancora chiarissima la portata totale dei licenziamenti, che comunque invertono amaramente il trend iniziato durante la pandemia. Con l’aumento degli acquisti online era infatti stata varata una vastissima campagna di assunzioni. 

Il tempismo con cui giungono questi tagli al personale dell’azienda di Seattle resta comunque peculiare, in un momento in cui Amazon gode di ottima salute, come la stessa Beth Galetti scriveva nella nota sopra citata, e con i risultati trimestrali che giungeranno giovedì prossimo 30 ottobre. Lunedì le azioni registravano un aumento del 1.2%, e in previsione delle vendite natalizie pare saranno assunti negli Stati Uniti 250.000 lavoratori stagionali nel settore della logistica. 

La causa di tale operazione sarebbe l’imprescindibile implementazione dell’intelligenza artificiale all’interno dell’azienda: “Ciò che dobbiamo ricordare è che il mondo sta cambiando rapidamente. Questa generazione di intelligenza artificiale è la tecnologia più rivoluzionaria che abbiamo visto dai tempi di Internet e sta consentendo alle aziende di innovare molto più velocemente che mai (nei segmenti di mercato esistenti e in quelli completamente nuovi). Siamo convinti di dover essere organizzati in modo più snello, con meno livelli e più responsabilità, per muoverci il più rapidamente possibile per i nostri clienti e il nostro business”, scrive sempre Beth Galetti nella nota i dipendenti.  

Osservava Riccardo Piccolo oggi su Wired, che il trend di licenziamenti nelle aziende del settore tecnologico è comunque in crescita nel 2025, con circa 98.000 licenziamenti fino a fine ottobre. Tale dato proviene dal sito layoff.fyi, che tiene traccia dei licenziamenti oltre che nella pubblica amministrazione degli Stati Uniti, anche del settore tecnologico. Al contempo, nel solo scorso bilancio trimestrale, la spesa di Amazon per lo sviluppo di infrastrutture di intelligenza artificiale e cloud era di 118 miliardi di dollari.

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