Slitta la partenza della Flotilla dalla Sicilia | Giornale dello Spettacolo
Top

Slitta la partenza della Flotilla dalla Sicilia

Proseguono i bombardamenti su Gaza. Intanto il mondo si schiera al fianco della Sumud, manifestazioni sparse in tutte le città.

Slitta la partenza della Flotilla dalla Sicilia
Preroll

redazione Modifica articolo

7 Settembre 2025 - 20.32 Culture


ATF

Slitta a mercoledì 10 se non giovedì 11 la partenza della Flotilla dal porto di Augusta, provincia di Siracusa. Intanto ieri si sono svolte azioni in sostegno all’iniziativa in tutto il mondo, da grandi città a centri più piccoli.

A Londra sono state arrestate quasi 900 persone. L’associazione Defend Our Juries, organizzatrice della manifestazione di sabato, ha respinto le accuse della polizia secondo cui i manifestanti erano violenti e in atteggiamento provocatorio. “Tra gli 857 arrestati c’erano parroci e sacerdoti, veterani di guerra e discendenti di sopravvissuti all’Olocausto, insegnanti in pensione e operatori sanitari”, ha dichiarato l’associazione in un comunicato e ha accusato la polizia di aver fatto “molte false affermazioni e di aver tentato di diffamare i manifestanti”. 

“La grande azione umanitaria che la Global sta mettendo in campo – ha commentato dalla manifestazione di Catania il segretario regionale della Cgil, Alfio Mannino – è un fatto importante che noi accompagneremo con tutte le nostre forze. Non solo c’è un risveglio dell’intero movimento pacifista ma dentro questo scenario ci sono soprattutto le nuove generazioni. Ciò significa che ci sono temi particolarmente sentiti. La cosa che più ci preoccupa è che c’è uno scarto ampio tra i sentimenti presenti tra giovani, lavoratori e lavoratrici e il comportamento delle istituzioni nazionali ed europee”.

Appena ieri l’Idf ha bombardato radendo al suolo il grattacielo residenziale Al-Sussi, riferendo che “lì i terroristi avevano allestito postazioni di osservazione per monitorare le forze israeliane”, cosa che Hamas ha negato. A sottolineare l’azione il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha postato sul suo profilo personale su X il video del crollo con una descrizione puntuale e dura: “We’re continuing”, “noi continuiamo”. 

Durante la (nostra) notte Hamas ha inviato una delegazione al Cairo, nella dichiarazione rilasciata affermano che “[Hamas è] aperta a qualsiasi idea o proposta che permetta di raggiungere un cessate il fuoco permanente, un ritiro completo delle forze di occupazione dalla Striscia di Gaza, l’ingresso incondizionato di aiuti e un autentico scambio di prigionieri attraverso negoziati seri mediati da terze parti”. 

Nella giornata odierna però i bombardamenti sono continuati e anzi stiamo assistendo a un’intensificarsi dell’azione bellica israeliana. In mattina è stata bombardata la scuola di Al-Farabi, utilizzata come rifugio da alcune famiglie sfollate, e appena poche ore fa i profili ufficiali dell’Idf hanno annunciato di aver colpito il grattacielo Al-Ruya che, affermano, era “utilizzato dall’organizzazione terroristica Hamas nella zona di Gaza City”.

La Sumud, nonostante le ripetute minacce di essere trattati come terroristi da parte del Governo israeliano, continua il suo viaggio per Gaza con un sostegno civile sempre maggiore, supporto che sta effettivamente facendo sempre più pressione anche sui governi nazionali che finora hanno rifiutato di appoggiare la missione.

Native

Articoli correlati