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Gong sul calciomercato 2025: che fatica per le squadre italiane! 

Il problema é sempre lo stesso: da altre parti ci sono più soldi e le nostre squadre non possono mettere sul tavolo certe cifre, con la conseguenza che ci si deve accontentare di seconde scelte, giocatori in cerca di rilancio e grandi nomi a fine carriera

Gong sul calciomercato 2025: che fatica per le squadre italiane! 
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2 Settembre 2025 - 17.10 Culture


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di Francesco Frati

La sessione di mercato estiva del 2025 é storia e con la conclusione avvenuta ieri, lunedì 1 Settembre alle 20, é tempo di tirare le somme e di concentrarsi completamente sul calcio giocato.

É stata una sessione piuttosto statica fino alle ultime battute, con tante trattative in entrata e in uscita risolte soltanto negli ultimi minuti della finestra. Il problema principale é sempre lo stesso: da altre parti ci sono più soldi e le nostre squadre neanche nei sogni più belli possono mettere sul tavolo certe cifre, con la conseguenza che ci si deve accontentare di seconde scelte, giocatori in cerca di rilancio e grandi nomi a fine carriera.

Proprio così, perché é un onore che giocatori come Modric, De Bruyne o Vardy scelgano l’Italia, ma sono solo gli ultimi di un lungo elenco che arrivano nel nostro campionato con diverse primavere sulle spalle, regalano sprazzi della loro infinita classe per poche stagioni e poi salutano.

Oggi, il vero obiettivo di un calciatore é la Premier League, campionato di riferimento per strutture, sponsor e soldi oltre ai nomi di prima fascia che circolano da quelle parti per quanto riguarda giocatori e squadre. In passato é stato il campionato spagnolo, con la rivalità Messi-Ronaldo, a dominare il mondo, e come lo era la nostra Serie A all’inizio degli anni 2000.

Il divario é destinato ad aumentare: basti pensare che solo il Liverpool ha speso quasi mezzo miliardo di euro, una cifra che una squadra della nostra serie A in media spende in 4 sessioni.

Anche il Napoli, italiana senza dubbio più attiva sul fronte mercato, tolto De Bruyne che é un fuoriclasse, ha acquistato calciatori che hanno certamente allungato la quantità della rosa: Lang, Lucca, Højlund e Beukema tra gli altri, ma non sono certo dei campioni affermati. Ed é su questa falsa riga che si è svolto il mercato di tutte le altre: la Juventus, con grossi problemi di fair play finanziario e che ha quindi dovuto far fronte a diverse cessioni per sistemare il bilancio, ha chiuso per Zhegrova e Openda. Il primo viene da una stagione in cui ha giocato l’ultima partita ufficiale a dicembre causa un lunghissimo infortunio, il secondo da un’annata al di sotto delle aspettative nonostante grandi qualità.

Per Milan, Inter, Roma e Atalanta ha regnato la confusione, con i tecnici, Allegri e Gasperini in particolare, non del tutto soddisfati in quanto molte delle loro richieste non sono state accolte dalle società. Il caso Lookman per quanto riguarda i bergamaschi è tutt’ora irrisolto. Il tecnico livornese del Milan aveva fatto richieste precise alla società: un attaccante con le caratteristiche di Giroud e un difensore centrale esperto: non pervenuti a Milanello. Il tecnico giallorosso chiedeva invece un esterno sinistro da alternare ad El-Shaarawy oltre allo scambio Gimenez-Dovbyk, mentre a Chivu non é stato fatto praticamente nessun acquisto visto che tutti i colpi in entrata nerazzurri sono stati chiusi con ancora Inzaghi in panchina.

Se a tutto questo si aggiunge il blocco di mercato della Lazio, si comprende ancora meglio quanto sia difficile oggi convincere calciatori a sposare progetti italiani.

Ora starà agli allenatori tirare fuori il meglio da quello che hanno a disposizione, aspettando il mercato di gennaio quando si potrà puntellare la rosa.

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