Non solo gladiatori al Colosseo: una mostra racconta la vita degli spettatori

Al Colosseo apre una nuova sezione museale dedicata alla vita degli spettatori: oggetti quotidiani, giochi e riti svelano l’attesa prima degli spettacoli. Il percorso arricchisce il progetto del Museo diffuso, valorizzando anche la “macchina dello spettacolo”.

Non solo gladiatori al Colosseo: una mostra racconta la vita degli spettatori
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17 Luglio 2025 - 17.33 Culture


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Un tempo c’erano anche loro, seduti per ore sui gradini della cavea, in attesa di acclamare i propri beniamini: i gladiatori. Ma prima degli scontri, la vita degli spettatori era fatta di lunghe giornate trascorse tra passatempi, scommesse e riti scaramantici. È proprio a questo universo che si dedica la nuova sezione museale allestita negli ipogei dell’Anfiteatro Flavio, inaugurata dal Parco archeologico del Colosseo. Una mostra che cambia prospettiva e completa il racconto del monumento, spostando il focus da chi combatteva nell’arena a chi assisteva agli spettacoli.

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Il percorso si inserisce all’interno del più ampio progetto del Museo diffuso che punta a riorganizzare il Colosseo come luogo espositivo dinamico e articolato, distribuendo i punti di approfondimento lungo il percorso di visita e gestendo così anche i flussi turistici. Dopo l’allestimento permanente del 2023 dedicato ai gladiatori e al criptoportico che li collegava al Ludus Magnus, ora l’attenzione si concentra su un pubblico di oltre 50 mila persone: uomini, donne e bambini che, affascinati dagli spettacoli, vivevano il Colosseo anche al di fuori delle lotte.

In mostra, una preziosa selezione di oggetti rinvenuti durante gli scavi condotti dal 2022, compresi quelli lungo il collettore idraulico, dove sono stati liberati 70 metri di stratigrafia. Reperti dimenticati o finiti tra i rifiuti, che oggi raccontano la quotidianità e le abitudini degli spettatori: spilloni per capelli, pettini, aghi da cucito, spolette, stuzzicadenti, ma anche dadi, pedine da gioco, piccole monete del tardo impero e tavolette plumbee usate per lanciare maledizioni contro i rivali.

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A emergere è anche la perfezione della macchina spettacolare che rendeva possibile tutto questo: la tecnologia degli elevatori che facevano comparire improvvisamente gladiatori e animali sull’arena, le complesse scenografie delle cacce, l’organizzazione minuziosa degli spettacoli.

“Il rinnovo e l’aggiornamento degli allestimenti, in continuità con le ricerche archeologiche, rappresentano una missione prioritaria per ogni istituzione museale”, sottolinea Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo. “Offrire sempre nuove prospettive di visita è fondamentale per mantenere vivo il dialogo tra il monumento e il pubblico”.

In quest’ottica, anche il museo situato al secondo ordine sarà oggetto di una nuova progettazione: tra il 2025 e il 2026 verranno ripensate le tappe della storia del Colosseo, per rafforzare il legame tra la sua architettura e i materiali che ne raccontano l’evoluzione nei secoli. Un modo per rendere ancora più coinvolgente e completo il viaggio all’interno del monumento simbolo di Roma.

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