Il panorama mediatico italiano continua a evolversi e i podcast si confermano come uno dei protagonisti indiscussi di questa trasformazione. I dati più recenti, emersi dalla ricerca “From Podcast to Branded Podcast 2025” di OBE – Osservatorio Branded Entertainment, in collaborazione con BVA Doxa, parlano chiaro: l’Italia è sempre più in ascolto.
Nel 2025 si stima che ben 15,5 milioni di italiani abbiano abbracciato l’esperienza del podcast, con un incremento del 2% rispetto all’anno precedente. Tra questi si distinguono gli “hunters”, 6,2 milioni di appassionati che ascoltano contenuti quasi quotidianamente, segno di un coinvolgimento profondo e costante. La bellezza di questo fenomeno risiede nella sua universalità: la passione per l’ascolto è perfettamente bilanciata tra uomini e donne, e attraversa tutte le fasce d’età, con una netta concentrazione tra i 25 e i 54 anni.
Ciò che rende il podcast un mezzo particolarmente interessante per un giornale di cultura è il suo alto profilo culturale. Con il 46% degli ascoltatori in possesso di una laurea, si conferma come uno strumento capace di unire un’ampia diffusione a un pubblico attento e culturalmente eterogeneo. È, in altre parole, un mezzo capace di essere al tempo stesso massivo ed elitario, raggiungendo un’audience trasversale che ne apprezza la profondità e la varietà.
Il successo del podcast è intrinsecamente legato alla sua natura multitasking. Ben il 77% degli ascoltatori dichiara di svolgere altre attività durante l’ascolto: che sia durante i viaggi (58%), le faccende domestiche (51%) o l’attività sportiva (36%), il podcast si inserisce fluidamente nei diversi momenti della giornata. Lo smartphone (78%) resta il dispositivo prediletto, ma l’ascolto in auto (39%) è in forte crescita. Interessante anche il fenomeno del co-listening, l’ascolto condiviso, che coinvolge il 20% degli utenti, trasformando il podcast in un’esperienza sociale.
La scelta di un podcast è guidata principalmente dal tema o argomento (60%), ma c’è un’importanza crescente della voce narrante (27%) con una notevole attenzione verso i nuovi creator. Questo sottolinea come la qualità della narrazione e la personalità di chi racconta siano fattori sempre più decisivi.
L’esigenza di approfondimento (46%) sta superando quella di semplice informazione (41%), riflettendo un desiderio del pubblico di andare oltre la superficie delle notizie. Non mancano ovviamente le motivazioni legate a svago, relax e ispirazione. Tra i temi più ricercati spiccano le inchieste e i reportage (39%) e l’attualità (38%), seguiti dall’intrattenimento (33%). Si nota anche un interesse crescente verso contenuti verticali come la formazione professionale (21%) e i temi economico-finanziari (20%), a testimonianza della versatilità del mezzo.
Mentre per quanto riguarda la sua accessibilità le piattaforme più usate sono YouTube (57%) e Spotify (55%), seguiti da Amazon Music (30%) e dal canale diretto di autori e influencer (20%), che mostra una leggera ma significativa crescita. Piattaforme specialistiche come Audible, Apple Music e Spreaker consolidano la loro nicchia di appassionati.