Fino al 3 settembre, nella sede della Fondazione Carigo a Gorizia, sarà possibile ammirare l'”Iter Sancti Sepulcri”, manoscritto membranaceo datato 1396, di proprietà della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg e solitamente conservato all’Archivio di Stato di Gorizia.
L’opera racconta il viaggio penitenziale di due nobili dell’epoca verso Gerusalemme, salpando da Venezia e toccando diversi porti dell’itinerario (tra i quali la costa adriatica, il Peloponneso e Beirut): sono il capitano di ventura friulano Morando di Porcia e il diplomatico goriziano Michele da Rabattae.
La stessa Fondazione ricorda: “Unico resoconto di un pellegrinaggio medievale conservato nell’Italia nord-orientale l’Iter Sancti Sepulcri è anche il solo manoscritto di questo genere, in tutto il panorama italiano, a essere arricchito da disegni e immagini realizzati lungo il percorso, che ritraggono fortezze e roccaforti e svelano un probabile interesse degli autori anche per gli aspetti non strettamente religiosi del loro viaggio.”
Queste invece le parole della presidente della Fondazione Carigo, Roberta Demartin: “Nell’anno di ‘Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura’, continua senza sosta l’impegno della Fondazione nel valorizzare il patrimonio storico e culturale, sia attraverso iniziative espositive di grande richiamo come quella dell’opera del Caravaggio, sia nel segno della collaborazione con le altre istituzioni del territorio.”
“Grazie alla disponibilità della Fondazione Coronini – conclude Demartin – possiamo dunque oggi offrire al pubblico l’opportunità unica di ammirare questo importante manoscritto, che rappresenta una testimonianza fondamentale delle radici culturali del territorio.”