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Globo d’Oro 2025: trionfa Il Nibbio, premi a Santamaria, Bobulova e Mainetti – Carriera a Pupi Avati

Alla 65ª edizione del Globo d’Oro trionfano il cinema d’impegno civile e le visioni originali: tra i premiati Il Nibbio, La città proibita e Pupi Avati per la carriera.

Globo d’Oro 2025: trionfa Il Nibbio, premi a Santamaria, Bobulova e Mainetti – Carriera a Pupi Avati
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3 Luglio 2025 - 14.24 Culture


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Si è svolta nella suggestiva cornice della Sala della Protomoteca in Campidoglio la 65ª edizione del Globo d’Oro, il premio cinematografico conferito dall’Associazione della Stampa Estera in Italia alle eccellenze del cinema italiano.

Come riporta per Ansa, Francesco Gallo, a conquistare il titolo di miglior film è stato Il Nibbio di Alessandro Tonda, che ripercorre la drammatica vicenda dell’agente segreto Nicola Calipari. La miglior commedia è andata a U.S. Palmese dei Manetti bros, apprezzata per la leggerezza con cui riesce a raccontare sogni e ironia senza perdere profondità.

Il Globo d’Oro alla Carriera è stato assegnato a Pupi Avati, omaggiato per il suo lungo percorso dietro la macchina da presa, mentre Isabella Rossellini ha ricevuto il Gran Premio della Stampa Estera, ringraziando con un videomessaggio.

Tra i protagonisti della serata, condotta da Betty Senatore, Barbora Bobulova ha vinto come miglior attrice per Per il mio bene, mentre Claudio Santamaria è stato premiato come miglior attore per il ruolo di Calipari in Il Nibbio.

Il riconoscimento per la miglior serie TV è andato a L’arte della gioia diretta da Valeria Golino, mentre Il mestiere di vivere di Giovanna Gagliardo si è aggiudicato il premio per il miglior documentario. Il Globo Verde, dedicato ai temi ambientali, è stato assegnato a Come se non ci fosse un domani di Riccardo Cremona e Matteo Keffer.

Chloe di Matthias Salzburger, corto ambientato a Venezia che affronta con delicatezza il tema delle migrazioni, ha aperto la cerimonia vincendo il premio per il Miglior Cortometraggio.

Opera Prima è risultata Ciao bambino di Edgardo Pistone, mentre Beatrice Barison è stata incoronata Giovane Promessa per la sua prova intensa e delicata nel passaggio dalla musica alla recitazione.

Federico De’ Robertis ha ricevuto il premio per la migliore colonna sonora con Napoli New York, Maurizio Calvesi è stato premiato per la Fotografia de L’abbaglio e la miglior sceneggiatura è stata assegnata a Le assaggiatrici, ispirata alla storia delle donne tedesche costrette a provare i pasti destinati a Hitler.

Infine, Gabriele Mainetti si è aggiudicato il Globo d’Oro per la miglior regia con La città proibita, un’opera che riconferma la sua capacità di coniugare immaginazione e profondità emotiva in una narrazione visivamente potente e umanamente coinvolgente.

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