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Festival di Cannes, arriva sul grande schermo lo sguardo delle donne

Sette registe in concorso, giunte da ogni parte del mondo per raccontare storie da un nuovo punto di vista, segnano un passo avanti verso la parità nel cinema.

Festival di Cannes, arriva sul grande schermo lo sguardo delle donne
fonte immagine: Ansa.it
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17 Maggio 2025 - 17.12 Culture


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Martedì 13 maggio è stata inaugurata la settantottesima edizione del Festival del Cinema di Cannes che quest’anno offre diversi punti di vista femminili sulla vita e sul mondo. La presenza di sette registe, su ventidue opere totali, inizia a rendere evidente un cambio di rotta da parte dell’industria cinematografica già emersa ai David di Donatello ma non ancora sufficiente.

Tra le sette è presente Hafsia Herzi, già vincitrice del Leone d’argento nel 2007 per Cous Cous di Abdellatif Kechiche e che stavolta accede a Cannes con la sua terza opera da regista: La Petite Derniere, la storia di Fatima, terzogenita francese di origine algerina e musulmana in bilico tra la fede e la sua omosessualità.

La consapevolezza di essere lesbica non è immediata, ma è decisivo l’incontro con una giovane infermiera coreana. A preoccupare Fatima però è soprattutto il rapporto con Allah, e per questo si rivolge all’Imam del quartiere chiedendo ‘per conto di un’amica’ cosa fare: il sacerdote le spiegherà che essere omosessuali non è permesso da nessuna religione e da sempre, ma tra donne “è un po’ meno grave”.

Anche la nota attrice Kristen Stewart approda al festival con Un certain regard il suo primo film, adattamento del bestseller autobiografico di Lidia Yuknavitch, che indaga la metaforfosi di una giovane donna che trasforma un passato devastato dalla violenza e dall’alcol in arte letteraria.
Il 20 maggio è attesa Scarlett Johannson per il suo debutto alla regia con Eleonor the great.
Grande attesa anche per Julia Ducorneau, con una nuova promettente opera intitolata Alpha, e per la catalana Carla Simon che presenterà la sua opera Romeria dopo la discussa Palma d’oro di Titane nel 2021.

Saranno presenti anche sguardi che vengono da lontano, come la giapponese Chie Hajakawa con Renoir, ed emergenti come quella della tedesca Masha Schilinski con Sound of falling. Si aggiungono infine l’inglese Lynne Ramsay con Die my love e l’americana Kelly Reichardt con The Mastermind.

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