Salò: revocata la cittadinanza onoraria a Mussolini

Tre contrari e un astenuto vicino a Fratelli d’Italia. Salò chiude questo capitolo e non è l’unica.

Salò: revocata la cittadinanza onoraria a Mussolini
Preroll AMP

redazione Modifica articolo

27 Febbraio 2025 - 13.06 Culture


ATF AMP

Salò, tristemente famosa come sede del quartier generale delle forze armate e capitale della Repubblica Sociale Italiana dopo l’armistizio del 1943, revoca la cittadinanza onoraria che era stata conferita a Benito Mussolino nel 1924.

Top Right AMP

Il comune in provincia di Brescia è oggi guidato da un’amministrazione di centrosinistra dopo vent’anni di molteplici amministrazioni di centrodestra. La mozione, presentata dal consigliere Tiberio Evoli, è passata con dodici voti favorevoli contro tre contrari e uno astenuto di membri appartenenti a liste civiche, una delle quali vicina a Fratelli d’Italia. Questa era la terza volta che veniva presentata una mozione simile, mai approvata in passato.

“La nostra costituzione poggia su basi antifasciste e quindi direi che è arrivato il momento per compiere questo passo” ha detto nei giorni scorsi l’ex ministro della Giustizia Marta Cartabia già presente nel bresciano, nello specifico a Nave, per il riconoscimento della cittadinanza onoraria a Manlio Milani, marito di una delle otto vittime dell’attentato di matrice neofascista di Piazza della Loggia e presidente della Casa della memoria di Brescia.

Dynamic 1 AMP

“Potevamo portare il caso in aula per il 25 aprile ma abbiamo anticipato i tempi”, spiegano i consiglieri di maggioranza che hanno sottoscritto la mozione. “Le idee rappresentate dalla cittadinanza onoraria a Mussolini non hanno più spazio nell’Italia e nella Salò di oggi – sottolinea il sindaco Francesco Cagnini – Questa è un’iniziativa portata avanti da un’Amministrazione guidata da un sindaco nato 50 anni dopo la liberazione del 1945, che non può quindi in nessun modo vedere questo passaggio come una contrapposizione ideologica, bensì come un momento unificante, che riafferma i valori di amore verso la libertà e la democrazia, veri cardini della nostra Carta costituzionale. Con la revoca ribadiamo i principi e i valori costituzionali che dovrebbero essere condivisi da tutti, più volte ribaditi anche di recente dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e che sono altamente ‘civici’, ovvero patrimonio di tutti. Alla luce dei valori costituzionali e democratici che, come amministratori, siamo chiamati a rappresentare, Benito Mussolini non merita alcuna onorificenza dal Comune di Salò. La revoca è un passaggio che non merita ulteriori parole, giustificazioni né tantomeno giudizi. Andava semplicemente ed evidentemente fatta”.

Non solo applausi ma anche fischi hanno accolto la votazione. Ricordiamo che è a Salò che Fratelli d’Italia ha intitolato la sede a Giorgio Almirante, il segretario della redazione della rivista antisemita e razzista La difesa della razza.

Dopo un secolo questo capitolo sembra finalmente chiudersi davvero e ora anche Brescia, così come molti altri comuni, sarebbe intenzionata a seguire questa strada: lo scorso 28 ottobre, infatti, il consigliere Pd Andrea Curcio ha presentato una mozione che chiede la revoca della cittadinanza onoraria al dittatore. La cittadinanza onoraria a Mussolini, così come ogni tipo di omaggio a personaggi razzisti, fascisti e xenofobi, è un qualcosa di cui vergognarsi e non un vanto. 

Dynamic 1 AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version