di Gabriele Bisconti
L’Inter è in semifinale di Coppa Italia. Al termine di una sfida molto sofferta i nerazzurri guidati da Simone Inzaghi sono riusciti a resistere alla Lazio che, forse, avrebbe meritato qualcosa in più. I campioni d’Italia arrivavano alla sfida di stasera con il morale a mille dopo la vittoria contro il Genoa in campionato e la conseguente conquista della vetta della classifica ai danni del Napoli di Antonio Conte mentre i biancocelesti del tecnico Baroni erano reduci dallo scialbo pareggio a reti bianche contro il Venezia.
I primi minuti del match, disputato in uno stadio Giuseppe Meazza gremito, sono stati tutti di marca nerazzurra, con la squadra di Inzaghi che ha tentato fin da subito di tenere in mano il pallino del gioco per far stancare gli avversari.
Tuttavia, sono state della Lazio le occasioni più pericolose, con i biancocelesti che nel giro di pochi minuti hanno tentato di “bucare” il portiere nerazzurro Martinez sia su azione (con il diagonale di Isaksen al sedicesimo minuto) che su palla inattiva (pericoloso il centrale difensivo Gila) non riuscendo però a trovare la via del goal anche a causa di un pò di imprecisione negli ultimi 15-20 metri di campo.
Tutto lasciava presagire una partita molto dura, spigolosa e talvolta difficile per l’Inter, fino a quando, quasi dal nulla, al minuto 38 della prima frazione, Marko Arnautovic, lasciato totalmente solo al limite dell’area durante la battuta di un calcio d’angolo, ha “confezionato” un tiro al volo di sinistro che si è insaccato all’angolino basso della porta difesa dal portiere biancoceleste Mandas, rimasto immobile di fronte al jolly tirato fuori dall’attaccante austriaco.
Il goal dell’Inter, a cinque minuti dalla fine del primo tempo, è stata una vera e propria doccia gelata per la Lazio, con le due compagini che sono andate a riposo sul punteggio di 1-0 a favore della squadra di Simone Inzaghi.
Ad inizio secondo tempo è stata subito la squadra biancoceleste a rendersi pericolosa con un tiro del capitano Mattia Zaccagni che è finito comodo tra le braccia del portiere nerazzurro Josep Martinez. Visto il copione della gara e la palla che di entrare in rete non ne voleva sapere, al 60esimo minuto Baroni ha tentato di dare una scossa ai suoi, inserendo Nuno Tavares, Pedro e Noslin per aumentare il “peso” in attacco. Tuttavia, le palle da goal create dalla Lazio hanno continuato a scarseggiare, per la disperazione e la delusione del tecnico biancoceleste.
Dopo molti minuti di confusione in campo, intervallati dai cambi operati da Simone Inzaghi, con la Lazio in costante proiezione offensiva e i padroni di casa tutti stretti in difesa pronti a ripartire in contropiede, ecco l’episodio che l’Inter cercava: palla in profondità per il nuovo entrato Correa che, dopo una finta, viene atterrato in area.
L’arbitro Michael Fabbri, della sezione di Ravenna, indica sicuro il dischetto: è calcio di rigore per l’Inter. Batte Chalanoglu, quasi infallibile dagli undici metri, che segna il raddoppio. Nonostante le due lunghezze da recuperare la Lazio non si arrende e colpisce una traversa dopo un tiro di Pedro deviato dal nerazzurro Bisseck.
Dopo ben quattro minuti di recupero (a causa dell’interruzione del gioco per un contrasto fortuito tra i due difensori nerazzurri Bastoni e De Vrij) e con una Lazio allo stremo delle energie mentali e fisiche, il direttore di gara fischia la fine del match. Finisce 2-0 per l’Inter, con i nerazzurri campioni d’Italia che affronteranno in semifinale gli eterni rivali del Milan, in una doppia sfida che promette spettacolo e anche molte scintille.
