Il ministro Lollobrigida e l’acqua killer

Ancora una grave gaffe dell’esponente del governo. Si ritrova ad essere pauroso comico descrivendo la pericolosità dell’acqua paragonandola all’alcol.

Il ministro Lollobrigida e l’acqua killer
Italian Agriculture and Food Sovereignty Minister Francesco Lollobrigida during a press conference in Rome 28 March 2023. ANSA/FABIO FRUSTACI
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26 Febbraio 2025 - 14.19 Culture


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di Lorenzo Lazzeri

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Con Lollobigida siamo arrivati al teatro dell’assurdo, signori. Prima ci dicono di bere più acqua per restare idratati, poi scopriamo che l’acqua stessa è un pericolo mortale. Quindi che facciamo? Mettiamo etichette allarmistiche sulle bottiglie di minerale? Stampiamo a caratteri cubitali “nuoce gravemente alla salute” su ogni bicchiere di rubinetto? Attenzione, che anche il pane, se lo mangiate tutto d’un fiato, potrebbe soffocarvi. E il sole? Lo mettiamo l’avviso pure su quello, perché un’eccessiva esposizione fa venire il melanoma? Insomma, la logica della paura ormai è sfuggita di mano.

E poi c’è il vino. Ah, il vino. Da sempre parte della nostra storia, delle nostre tavole, della nostra cultura. Non possiamo trattarlo come una sigaretta o una sostanza tossica da laboratorio. Il vino è socialità, è tradizione, è persino salute se consumato con moderazione. In Toscana diciamo: Chi beve vino, campa più del dottore che glielo vieta. Forse la saggezza popolare vale più di certe imposizioni burocratiche europee.

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Si può morire per iperidratazione? Certo. Ma chi si è mai sentito dire dal medico “guardi che ha bevuto troppa acqua, stia attento”? Nessuno. Eppure, oggi scopriamo che persino l’acqua può essere un veleno. E allora forse il problema non è il vino, non è l’acqua, non è il cibo, ma un certo modo ipocrita di affrontare le cose. Perché, diciamocelo, nessuno è mai stato cacciato da un’osteria per aver alzato troppo il gomito… con l’acqua.

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