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La Generazione Z non vuole più avere ruoli manageriali tradizionali, ma più flessibilità e autonomia nel lavoro

Il Work Change Report di LinkedIn mostra come i concetti di carriera e leadership stiano rapidamente mutando

La Generazione Z non vuole più avere ruoli manageriali tradizionali, ma più flessibilità e autonomia nel lavoro
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24 Febbraio 2025 - 12.52 Culture


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Secondo la ricerca condotta da Robert Walters su 3.600 giovani lavoratori laureati, il Work Change Report di LinkedIn, più del 70% di questi preferirebbe un ruolo individuale piuttosto che uno manageriale.

Inoltre, dal Workforce Confidence Index, sempre diffuso dal social LinkedIn, emerge un altro dato significativo: in Italia, quasi il 70% dei giovani nati tra il 1997 e il 2012, la cosiddetta Generazione Z, desidera responsabili in grado di supportarli davvero, ad esempio attraverso lo sviluppo delle proprie competenze, e ambienti di lavoro stimolanti.

Il 75% della generazione precedente, i Millennial, nati tra 1981 e 1996, si dichiara stressato al lavoro, e la generazione successiva, dunque, non vuole cadere in questo tranello, aspirando a un equilibrio vita-lavoro soddisfacente.

Dunque, se fare il manager tradizionale e aspirare alla carriera non è più un obiettivo, esso viene sostituito dalla voglia di imprenditorialità e indipendenza. La Gen Z, infatti, è attratta dalla valorizzazione di creatività e autenticità al lavoro, e oltre la metà aspira a diventare un influencer a tempo pieno, gestendo il proprio brand.

Infine, sta cambiando il concetto stesso di leadership, più inclusiva: un esempio è dato dalle donne, che mostrano una maggiore propensione a voler ricoprire ruoli manageriali (31% contro il 28% degli uomini).

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