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"La prodigiosa trasformazione della classe operaia in stranieri", ovvero quando gli stranieri eravamo noi italiani

Il regista Samir presenta al Locarno Film Festival un documentario che racconta di quando gli immigrati eravamo noi italiani, ponendo attenzione alle discriminazioni che abbiamo subito.

"La prodigiosa trasformazione della classe operaia in stranieri", ovvero quando gli stranieri eravamo noi italiani
Foto d'archivio di italiani immigrati utilizzata nel documentario
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14 Agosto 2024 - 18.15 Culture


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Negli anni ’60 per molti immigrati italiani in Svizzera trovare un alloggio era una sfida quasi insormontabile. Molti erano costretti a dormire in cabine telefoniche o stazioni ferroviarie, mentre le baracche collettive spesso rappresentavano l’unica opzione abitativa, nonostante le terribili condizioni igieniche. Luoghi pubblici e locali vietavano l’accesso agli italiani, con cartelli discriminatori che separavano svizzeri, stranieri e persino cani.

Questa è la realtà al centro del documentario La prodigiosa trasformazione della classe operaia in stranieri, girato dal regista iracheno-svizzero Samir e presentato al Locarno Film Festival. Il film raccoglie testimonianze, filmati e interviste che offrono uno sguardo sulle discriminazioni subite dagli immigrati italiani e sull’emergere di una coscienza sociale e sindacale che culminò negli anni ’80.

Tuttavia, come evidenzia Samir, molti degli errori e delle esclusioni di allora si ripetono oggi, anche in Italia. Ne è un esempio la rivolta dei braccianti a Rosarno. La speranza, secondo il regista, risiede nelle nuove generazioni, più consapevoli e attive sui temi sociali.

Il trailer
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