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A Capaci nascerà un museo in memoria delle vittime di mafia

L'inaugurazione avverrà a ridosso dell'anniversario della morte di Giovanni Falcone

A Capaci nascerà un museo in memoria delle vittime di mafia
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21 Maggio 2024 - 10.57 Culture


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Da vecchia stazione a rischio d’abbandono e degrado a monumento per la memoria. È la metamorfosi che riguarderà la vecchia stazione di Capaci, futuro luogo dedicato a tutte le vittime di mafia. Non sarà un classico museo, ma un vero e proprio punto d’incontro dove si potrà riflettere, capire le dinamiche e dare un senso a tutto il sangue versato. Il nome è già stato scelto, si chiamerà MuST23 e troverà spazio nella cittadina alle porte del capoluogo siciliano. 

RFI ha affidato ai giovani di Capaci No Mafia e di Addiopizzo Travel l’ex stazione ormai in disuso: l’appuntamento per l’inaugurazione e conferenza stampa sarà il 21 maggio alle 10 dove verrà mostrato il museo immerso che vuole essere testimonianza e “memoria viva” della strage dove più di 20 anni fa morirono il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la magistrata e moglie Francesca Laura Morvillo e i tre uomini della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Cinque container piazzati nello scalo merci dai colori accesi, tre sale immersive con VR per entrare dentro l’autostrada nei momenti immediatamente successivi alla deflagrazione, oltre che la possibilità di vedere immagini di repertorio grazie agli archivi Rai e ascoltare testimonianze.

All’ingresso del museo verrà inoltre allestita la mostra fotografica “L’eredità di Falcone e Borsellino”, curata da ANSA. E considerato che a Capaci non è mai stata presente una libreria, il MuST23 farà anche da punto di incontro: Feltrinelli infatti è partner e allestirà uno dei container dal colore rosso come presidio di cultura contro la mafia. 

Il museo deve esser un punto di partenza e non di arrivo: per raccontare trent’anni di domande, lotte, anche delusioni; e arrivare alla coscienza di oggi, con la memoria di ieri. Mercoledì 22,si svolgerà la serata di inaugurazione aperta al pubblico; tra gli ospiti, Pif, Davide Enia, il procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia, lo storico John Dickie; intervento dell’attrice Daria D’Aloia – CCO Crisi Come Opportunità, modera Salvatore Cusimano (giornalista Rai che condusse la diretta Tg1 sulla strage di Capaci). 

La stazione è un luogo simbolico, dove i treni arrivano e ripartono; quel 23 maggio l’Italia si è fermata, ma per la generazione ’92, come la definiscono storici e psicologi, è importante individuare e segnare il punto di ripartenza.

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