Sono passati quasi cento anni da quel 3 aprile 1924, quando nello stato del Nebraska, precisamente a Omaha, nasceva Marlon Brando.
Cresciuto tra California, Illinois e Minnesota, ebbe, sin dall’infanzia, un rapporto duro e pieno d’odio con il padre, Marlon Brando Sr.
Diverso fu, invece, quello con la madre Dorothy, definita, dallo stesso attore, “il suo più grande amore” e la sua musa, tanto da recitare solo per avere la sua considerazione.
Anno fondamentale per la carriera di Marlon Brando fu il 1943 quando si trasferì a New York e si iscrisse ai corsi di recitazione di Stella Adler, nella Dramatic Workshop di Erwin Piscator; qui rimase fortemente impressionato dal Metodo Stanislavskij, che migliorerà e affinerà alla Actors Studio di Lee Strasberg.
Star del cinema dallo sguardo ipnotico e magnetico, e dal fisico imponente, Marlon Brando è diventato iconico soprattutto per i ruoli di: Marco Antonio nel Giulio Cesare di Joseph L. Mankiewicz, Stanley Kowalski in Un tram che si chiama desiderio (1951) di Elia Kazan e di Emiliano Zapata in Viva Zapata; senza dimenticare il suo primo Premio Oscar per il ruolo di Terry Malloy Fronte del porto (1956), assieme a Rod Steiger.
Nel 1962 riscosse successo con Gli ammutinati nel Bounty, e proprio su questo set cinematografico Marlon Brando conobbe sua moglie, la tahitiana Tarita Teriipia.
Proprio da Tahiti lo ripescò il cinema italiano: dopo aver messo su più di qualche chilo, e dopo aver passato dei momenti bui, si riprese con i film Queimada, di Gillo Pontecorvo, e lo straordinario Ultimo tango a Parigi (1972), di Bernardo Bertolucci.
Da qui la sua rinascita definitiva, che culminò nel ruolo di Don Vito Corleone ne Il Padrino, di Francis Ford Coppola, per il quale ricevette il premio come miglior attore agli Oscar del 1973.
Nel 1980 Brando annunciò il suo ritiro dalle scene, ritornandovi solo per cameo pubblicitari o per brevissime scene. Nel 1989 tornò sul grande schermo con Un’arida stagione bianca: grazie a questo film ottenne una candidatura all’Oscar al miglior attore non protagonista.
Nel 1995 e nel 1997 recitò al fianco di Jhonny Depp, prima con l’interpretazione dello psichiatra in Don Juan De Marco – Maestro d’amore, poi in Il coraggioso, diretto dallo stesso Depp.
La sua ultima apparizione televisiva fù il 7 settembre 2001 quando, insieme ad altre star di Hollywood, partecipò al Michael Jackson: 30th Anniversary Special, in occasione dei trent’anni di carriera del cantante e suo grande amico.
Stremato dal diabete e sofferente di polmonite, Marlon Brando morì il 1° luglio 2004 a seguito di un enfisema polmonare.
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