“Hollywood Party” compie 25 anni. La trasmissione di Radio 3 che racconta il cinema sulle onde radio, quindi un paradosso in apparenza perché non può mostrare immagini, oggi 12 aprile 2019 festeggia meritatamente e allegramente un quarto di secolo con i suoi conduttori storici e 24 ospiti per un programma che ha visto passare davanti ai suoi microfoni buona parte del cinema internazionale e tutto il cinema italiano. Tra l’altro brinda con un co-conduttore speciale, già approdato temporaneamente a quei microfoni e tornato lunedì scorso per restarvi fino a oggi: Francesco De Gregori nel ruolo di cantautore cinefilo.
La data esatta di nascita è il 18 aprile 1994. Salvo variazioni d’orario, il programma va in onda dal lunedì alla venerdì alle 19, mentre la domenica con “Cinema alla radio” propone sempre l’ascolto di un classico introdotto e raccontato da uno dei suoi critici e conduttori. Occorre dire che il programma dovrebbe essere accompagnato da un’avvertenza come alcuni prodotti che causano assuefazione: se state ascoltando un’intervista a un’attrice o a un attore, a una regista o a un regista, se ascoltate sceneggiatori, autori o altri professionisti del cinema, se state ascoltando lo spezzone di un film, allora rischiate di perdere gli impegni che avete in corso; addirittura, se siete in auto, potete restare davanti al volante guardando nel vuoto e in silenzio perché vi dispiace troppo interrompere l’ascolto e volete sentire un pezzo di una storia, di un’informazione (e chi vi vede chissà cosa penserà). Restate incollati alla radio anche quando conoscete a memoria il film raccontato dai quei microfoni. Anche se non siete malati di cinema.
Il nome rimanda, va da sé, a una delle vette del cinema, una pellicola esilarante, delirante, irresistibile quale il film del 1968 di Blake Edwards con un Peter Sellers semplicemente stratosferico. Come ricorda Wikipedia, Silvia Toso è stata la curatrice e regista storica fino al 2011, mentre oggi l’incarico è di Maddalena Gnisci e Francesca Levi.
Ai microfoni si alternano e si sono alternati molti critici. Che sanno raccontare in modo avvincente, sanno incuriosire, sanno improvvisare quando capitano intoppi tecnici o imprevisti, che quando vanno ai festival di Venezia, Cannes o Berlino inquadrano sempre qualche bella vicenda, il clima della rassegna, se la qualità dei film è alta o no. Elenchiamo i nomi, sperando di non saltare qualcuno: Steve Della Casa, Alberto Crespi, Enrico Magrelli, Miriam Mauti, Dario Zonta, Roberto Silvestri, oltre a Luca Bandirali, Irene Bignardi, Lello Bersani, David Grieco, Matteo Spinola, Alberto Barbera, Franco La Polla. Né si può trascurare Efisio Mulas (Claudio De Pasqualis) nei panni di un attore sardo, un tipo surreale che vorrebbe essere una star e non lo diventerà mai ma lo sa benissimo e gli piace così.