Era questione di giorni, se non di ore, prima che qualcuno lo facesse: il primo ad arrivare è stato Fiorello, che dai microfoni di Radio Deejay si è lanciato nella prima imitazione di Giuseppe Conte durante il suo programma ‘Il Rosario della sera’.
“Ma quale italiano non ha esagerato una volta per farsi bello con il curriculum? Chi di noi non ha mai detto ‘Roma-Milano da casello a casello in due ore e mezza’ o ‘Sulle piste di Cortina Tomba non mi stava dietro’ oppure ‘Sulla panca faccio i pettorali con 130 chili’? Anche se io tutte queste cose le faccio veramente!” ha scherzato il comico, che ha continuato: “sono felice che il presidente Mattarella abbia capito che sono io la persona adatta a rappresentare il popolo italiano”. Quando Fiorello gli chiede di confermare la sua intenzione di essere l’avvocato del popolo, il finto Conte precisa: “Non sarò solo l’avvocato degli italiani, ma sarò anche il loro maestro di burraco, sarò anche il loro chef per le orecchiette alle cime di rape, sarò anche il loro elettricista, sarò anche il loro preparatore atletico, sarò anche il loro barbiere, sarò anche il loro meccanico. Sarò anche…” e il tormentone sfuma in mezzo alle risate in studio mentre termina il collegamento con Radio Deejay.