Al Nelson Mandela Forum di Firenze è partito “On Tour” di Elisa che, da nord a sud, la vedrà protagonista nei palasport delle principali città italiane. Scatenata e comunicativa sul palco, in vena di chiacchiere nel backstage. Elisa è tornata a esibirsi dal vivo più pop, più spigliata, più spensierata di come l’avevamo lasciata. “E’ stata una lunga attesa – ha detto ai fan del Nelson Mandela Forum di Firenze ieri sera per la prima data dell’On Tour -, ma ora finalmente sono di nuovo qui”.
Concerto dopo concerto, l’artista porterà in scena un live con i suoi più grandi successi del passato e con i brani estratti da “On”, ultimo suo disco di inediti dal sound pop e moderno che si mischia al soul, all’elettronica fino ad attingere a sonorità anni ’80. Al fianco di Elisa sul palco i musicisti Andrea Rigonat (chitarra), Curt Schneider (basso), Victor Indrizzo (batteria), Cristian Rigano (tastiere), e le coriste Jessica Childress e Sharlotte Gibson. Inoltre, in occasione del tour autunnale nei palasport, Elisa ha scelto Lele Esposito, giovane finalista di Amici 15, e il cantautore Ermal Meta come opening-act di alcune date suoi concerti: Lele Esposito aprirà le date di Roma (19 e 20 novembre), Milano (25 e 26 novembre) e Napoli (3 dicembre), mentre Ermal Meta aprirà le date di Torino (14 novembre), Genova (15 novembre), Bologna (22 novembre) e Padova (28 e 29 novembre). Il prossimo febbraio invece, Elisa, sarà in tour nel Regno Unito e, per la prima volta nella sua carriera, farà il suo debutto anche in Irlanda. Partirà, infatti, il 17 febbraio dall’O2 ABC di Glasgow il tour nordeuropeo, per poi proseguire il 19 febbraio al Deaf Institute di Manchester, il 21 febbraio all’Academy 2 di Dublino e il 23 febbraio allo O2 Shepherd’s Bush Empire di Londra.
Un’Elisa più matura che non ha paura di mettersi in gioco e di mostrare al pubblico le sue varie anime, in un equilibrismo perfettamente riuscito. “In scaletta c’è tutto quello che sono e tutto quello che ho fatto, l’intento era di far convivere diversi stili, togliendo gli ostacoli che potessero impedire un sentire comune con il pubblico. In passato mi sono permessa di cambiare “vestito” più volte e ora era arrivato il momento di indossarli tutti”, ha raccontato la cantautrice di Monfalcone che deve anche ad Amici, dove è stata coach nelle ultime due edizioni, una nuova ‘sfrontatezza’ messa in mostra ieri sera.
“E’ stata un’esperienza molto positiva, mi sono messa in discussione, ho provato ad aprirmi di più. Riuscire ora a esprimere più fisicità sul palco rispetto al passato viene proprio da lì. Ma ci vorrebbe un corso di anni per diventare una performer come Britney Spears. Anche se poi i miei modelli sono Madonna su tutte – dopo Bad di Michael Jackson, True Blue è stato il secondo album che ho comprato da bambina e ho tutti i suoi album -, poi Cyndi Lauper e Kate Bush”, ammette Elisa che esclude però un ritorno nella scuola di Canale 5: “il mio futuro è la musica. E’ il mio habitat naturale, tutte le altre sono esperienze interessanti che mi arricchiscono, ma non sono il mio mondo”. Sul palco ha portato due ore di show colorato, intenso, visual e un po’ visionario che “inglobano tutte le parti di me stessa”. Ci sono i brani estratti dall’ultimo album ON, come No Hero, e i successi del passato (Broken, Luce (tramonti a nord est), Gli ostacoli del cuore) e qualche cover. Come Cercami, che a sorpresa ha materializzato al Mandela Renato Zero in carne e ossa per un duetto, inatteso dal pubblico, “per ricambiare il favore che gli avevo fatto all’Arena”. Dopo Zero altre sorprese attendono i fan: “Emma e Giuliano Sangiorgi, ad esempio”, annuncia la cantante che si è ritagliata anche lo spazio per cantare Almeno tu nell’universo, successo che fu di Mia Martini e che per Amiche in Arena ha cantato con Emma e Loredana Bertè (ed ora è nel cofanetto dell’evento, appena uscito).
Uno dei momenti più intensi, è stato l’omaggio a Leonard Cohen con un’emozionante versione di Halleluyah. “Vorrei mandare tutti insieme un pensiero a uno dei più grandi poeti della musica che non c’è più – ha detto, spiegando che il brano era già in scaletta -, ma che ci ha lasciato tantissima bellezza, delle parole altissime, piene di poesia, piene di significato, piene di vita, piene di tutto. E Halleluyah è una di quelle canzoni che riescono ad essere così profonde da poter resistere al tempo, una qualità che pochi hanno. Ciao Leonard, grazie”.
Il tour attraverserà fino al 7 dicembre l’Italia dei palazzetti dello sport, poi da febbraio sbarcherà in Gran Bretagna e Irlanda. “E vi assicuro che io sono totalmente estranea alla vicenda del secondary ticketing. Come per l’acquisto di musica, io non appoggio la pirateria in nessun settore”. Con la primavera Elisa potrebbe essere tra i protagonisti di un grande concerto-evento per i terremotati. “Ci sarò”, ha assicurato Elisa, già protagonista in passato dei live benefici per l’Abruzzo e l’Emilia Romagna.