Mika, ecco il nuovo album

La pop star si racconta senza filtri e pudori nel suo quarto disco. Sonorità anni Settanta per la sua voce eccezionale e citazioni inaspettate

Mika, ecco il nuovo album
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16 Giugno 2015 - 10.42


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di Francesco Troncarelli
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Artista sempre, ma anche l’uomo che è dentro i vestiti sgargianti e trendy che indossa. Per il suo nuovo album “No Place In Heaven” il talentuoso e brillante Mika più che il performer che tutti conoscono grazie al successo in tv e alla musica che propone, si presenta come Michael Holbrook Penniman Jr, il ragazzo cioè nato a Beirut nel 1983.

Nel suo quarto album infatti, il cantautore anglo-libanese si racconta senza filtri, come non era mai successo prima, una novità che pesca nel suo privato e dà una marcia in più al suo percorso artistico. Quello che ne esce è un ritratto a tutto tondo, personale e inedito, un viaggio nel suo modo di essere e di vivere la vita che è stato trasfuso in un disco pop caldo e trascinante dove la sua voce capace di salire e lanciarsi nel falsetto è come sempre il valore aggiunto.

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Un cambio di rotta quindi per questo nuovo capitolo della sua produzione in uscita sulle piattaforme digitali ed a seguire nei negozi, che arriva dopo tre anni dal precedente “The Origin Of Love” e a quasi dieci anni dal singolo “Grace Kelly” che lo ha portato alla ribalta internazionale. Il disco è ispirato alle sonorità degli anni Settanta ed è stato scritto negli States come i precedenti, in un una casa nelle colline di Hollywood che in passato era stata di Orlando Bloom e realizzato con il produttore Gregg Wells, manager navigato che ha lavorato con Katy Perry e Pharrell Wiliams.

Il buen retiro nella Laurel Canyon, la strada dove da sempre si respira musica (Frank Zappa, Jim Morrison, The Byrds), ha consentito a Mika di lavorare molto su sé stesso, facendogli così superare quei pudori tipici della cultura libanese con cui è cresciuto e permettendogli di affrontare con una libertà che fino ad ora era sempre frenata, temi come la libertà, l’amore, la sessualità, il futuro e soprattutto i rapporti con la madre, che segue passo dopo passo la sua carriera come un manager.

Non a caso a lei è dedicato il brano “All She Wants”, pezzo chiaramente autobiografico. La madre che sogna per il figlio una moglie, un buon lavoro e una posizione sociale, come nella tradizione più classica, è proprio la sua, quella che nella realtà invece ha accettato la sua carriera artistica e la sua frenesia creativa e si ritrova a organizzargli il guardaroba per gli show.
Insomma il Peter Pan alle prese coi dubbi del mondo è cresciuto, soprattutto interiormente, si è guardato in sé stesso, e si è messo a comporre ispirandosi alla musica di personaggi come Elton John, Carole King, Billy Joel e alle loro sonorità raffinate. Il risultato è questo “No Place In Heaven”, un album godibile, ritmato e a tratti barocco (c’è anche un orchestra sinfonica) e sicuramente armonioso, che cattura l’attenzione di chi ascolta, proprio come succede quando l’istrionico Mika si trova a X Factor o in qualche salotto televisivo per essere intervistato.

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Negli undici brani (diciassette nella versione deluxe) che compongono il CD, vere e proprie chicche come “God Guys” il pezzo presentato alla finale del talent vinto da Lorenzo Fragola, che è un omaggio agli eroi gay della sua adolescenza, Andy Warhol, James Dean, Artur Rimbaud. Un brano molto poetico ed intenso che prende spunto da un aforisma di Oscar Wilde : “We are all in the gutter, but some of us are looking at the star” (“Siamo tutti nel fango, ma alcuni di noi guardano alle stelle”).

O come “Last Party”, un’ode malinconica dedicata al grande Freddie Mercury che è accompagnata da un video girato dal fotografo di moda Peter Lindbergh molto teatrale e di grande impatto e come le due tracce in francese “L’amour Fait Ce Qu’il Veut” e il fresco e frizzante “Boum Boum Boum” che diventerà sicuramente un successo estivo.

Ma anche citazioni che non ti aspetti e che ti fanno capire come la cultura pop sia trasversale e senza frontiere. Nel basso pulsante e la ritmica sostenuta della chitarra nell’incipit di “Talk About You”, pezzo d’apertura del Cd, è chiaro il riferimento a un evergreen dei Ricchi e Poveri, “Sarà perché ti amo”. E infatti nei credits vengono citati fra gli autori Pupo e Daniele Pace che scrissero quel successo sanremese.

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Non ci sono brani in italiano comunque, lingua che Mika ritiene ancora troppo difficile per essere usata da lui per scrivere cuna canzone. Ma l’assenza della lingua del paese che lo adottato come uno dei personaggi più amati del piccolo schermo è subito rimediata. La pop star ha annunciato che scriverà a breve un libro in italiano. Una sorta di diario in cui racconterà storie familiari e vicissitudini quotidiane nel suo stile ironico, profondo e mai banale che lo ha fatto diventare un numero uno.

MIKA – TALK ABOUT YOU

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