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Jovanotti si corregge: guai se non vi pagano

Dopo le accuse sul tema del lavoro volontario, Jovanotti da Napoli ha spiegato il suo pensiero: 'Guai se i vostri diritti non sono rispettati'.

Jovanotti si corregge: guai se non vi pagano
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4 Giugno 2015 - 19.03


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“Guai se non vi pagano, guai se i vostri diritti non sono rispettati” ha detto Jovanotti agli studenti dell’Università Federico II di Napoli in un incontro affollatissimo, tornando sul tema del ‘lavoro volontario’ toccato ieri, 3 giugno 2015, con gli studenti di Firenze, con dichiarazioni che avevano [url”infiammato la discussione sui social”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=74478&typeb=0&jovanotti-esalta-il-lavoro-gratis-il-web-lo-massacra[/url].

L’artista ha voluto nuovamente chiarire il suo pensiero, spiegando di essere stato frainteso: “Avevo ricordato di quando da adolescente facevo lavoretti alle sagre, poi in una radio, esperienze mai vissute come sfruttamento, ma come un gioco, una palestra. Le persone oneste sanno di cosa parlavo”.

Poi rispondendo dalle domande degli studenti ha detto: “Come tutti gli italiani dalla politica mi aspetto che ci si occupi del lavoro. Le leggi sul lavoro sono quelle piu’ importanti e scomode, difficile che le cose possano cambiare nel breve termine. Spero che ci siano politici, aiutati da tecnici, in grado di risolvere i problemi”.


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