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Finalmente Paola Turci

È uscito 'Io sono', nuovo cd della cantautrice. L’album conferma la maturità artistica che ha raggiunto e la ritrovata serenità. Il suo volto in copertina senza timori.

Finalmente Paola Turci
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23 Aprile 2015 - 12.16


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di Francesco Troncarelli

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Finalmente libera dalle cicatrici che l’hanno segnata nello spirito e nella mente. Finalmente pronta per intraprendere un nuovo percorso artistico. Finalmente Paola Turci, cantautrice di razza e di qualità che torna in gioco con un nuovo disco che riflette tutta la sua voglia di esserci nella musica.

L’album che ha realizzato è un best of con 12 canzoni del passato completamente riviste in un’inedita veste acustico-elettronica tra cui le sanremesi “Bambini”, “Volo così”, “Questione di sguardi” o “Stato di calma apparente”, a cui sono affiancati 3 brani inediti, la title-track ‘Io sono’ scritta con Francesco Bianconi dei Baustelle e Pippo ‘Kaballà’ Rinaldi, ‘Questa non è una canzone’ e ‘Quante vite viviamo’ scritte con Marcello Murru.

E’ un disco che nasce da una necessità precisa. Ripercorrere, giunta all’età di cinquant’anni festeggiati lo scorso settembre e con trent’anni di carriera alle spalle, il suo itinerario artistico attraverso una selezione mirata e personale di pezzi che ne hanno segnato le tappe principali. Una sorta di opera antologica che trova nei tre inediti l’ideale compimento.

Dopo l’autobiografia letteraria che ha affrontato col libro “Mi amerò lo stesso”, in cui aveva iniziato a prendere di petto la situazione personale, mettendosi alle spalle le debolezze di una vita, “Io sono” è un’autobiografia in musica costruita attraverso le canzoni a cui è più legata, rilette e reinterpretate però con nuove sonorità, più inclini al modo di pensare la musica oggi da parte sua.

Un cambiamento profondo e non solo apparente, attraverso il quale ha dato ai suoi pezzi un uovo abito ma anche una nuova anima. Una prova di maturità dunque confermata in quel titolo autoreferenziale, “Io sono”, a cui per completare il suo nuovo corso, mette la faccia nel vero senso della parola. Sulla copertina del disco infatti è stampato il suo volto tormentato dall’incidente stradale del ’93 e che ora, finalmente serena con sé stessa, mostra senza timori.

Il lavoro sui nuovi arrangiamenti è stato fatto grazie all’incontro professionale con Federico Dragogna (chitarrista e produttore di Ministri, Le Luci della Centrale Elettrica, Iori’s Eyes), manager trentenne aperto a tutti i linguaggi musicali attuali, che ha favorito la realizzazione di questo album acustico ed elettronico molto bello, dove la voce della Turci è ben ancorata al centro. Accompagnata naturalmente dalla sua chitarra magica che fa parte di lei da sempre.

Paola Turci – Io sono:
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