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La pianista è filorussa? Licenziata dall'orchestra di Toronto

La Toronto Simphony Orchestra a sorpresa estromette da un concerto la pianista Valentina Lisitsa: la sua colpa è quiella di avere difeso via “twitter” gli ucraini del Donbass.

La pianista è filorussa? Licenziata dall'orchestra di Toronto
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14 Aprile 2015 - 09.51


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La pianista americana di origine ucraina Valentina Lisitsa era già nota in tutto il mondo per la sua abilità di concertista , ma negli ultimi giorni è diventata ancora più famosa per via di un “diktat” che le è piovuto addosso e dimostra quanto il pregiudizio politico sia diffuso anche in Paesi che si usa ritenere democratici: la “Toronto Simphony Orchestra” l’ha licenziata in tronco perché sui “social networks”si era permessa di commentare la crisi ucraina difedendo i filorussi del Donbass.

La comunicazione le è giunta pochi giorni :Jeff Melanson, responsabile amministrativo dell’orchestra, ha spiegato a decisione riferendosi al fatto che  “i commenti provocatori” della Lisitsa avrebbero “oscurato performance passate”. Non si sono state spiegazioni ulteriori, né la direzione artistica ha risposto alle richieste di chiarimenti della signora: il prossimo concerto il programma, fra l’altro, si basava su musiche di Rachmaninoff , le cui sinfonie soo sempre state interpretate da Valentina Lisitsa con particolare maestria.

“Ho cercato di avere una conversazione con la direzione della “Symphony” – racconta lei – ma mi è stato risposto che avrebbero parlato con me solo attraverso il loro avvocato. Nel frattempo ho continuato a ricevere messaggi da altre persone che si esprimevano in modo offensivo, chiamandomi bugiarda ed esortandomi a “tornare da Putin” solo perché nei mioet “tweet” avervo difeso i filorussi dell’Est. Sarebbe un fatto assolutamente ridicolo se non avesse portato a simili conseguenze, fra l’altro io non ho mai suonato in Russia, però il mondo è molto più grande di quanto alcune persone immaginano che sia e la comunità ucraina è molto più grande del gruppo di persone che ha fatto pressioni anonime sulla “ Toronto Symphony “ per non farmi suonare. Io mi apprestavo semplicemente a parendere parte al concerto di Rachmaninoff con l’orchestra, non a predicare la politica”.

“Non mi aspettavo la mia musica venisse essere messa a tacere – continua la pianista – io da sempre sono totalmente per la libertà di parola e di discussione , anche accesa , ed è quello che ho fatto su Twitter” spiegando miei punti di vista, che non sono in linea con la narrativa occidentale. Avevo sempre pensato che cose del genere non potessero accadere in un Paese notoriamente antidemocratico”.

Valentina Lisitsa è nata a Kiev ma ha vissuto negli Stati Uniti per 20 anni e ha passaporto sia americano che ucraino, è una pianista che si è esibita nella maggiori sale da concerto del mondo,però evidentemente questo non basta alla direzione artistica dell’orchestra di Toronto: “Io comunque rifarei esattamente quello che ho fatto – conclude l’artista – se non mi faranno suonare a Toronto lo farò in qulche altra parte del mondo e la musica, lo vedrete, alla fine vincerà sulla guerra”.

Fonti: Agenzie

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