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Il premio Paganini parla orientale

Trionfa il giovane In Mo Yang, 20 anni da compiere dalla Corea del Sud. Al secondo posto la giapponese Fumika Mohri, seguita dal tedesco Albrecht Menzel.

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9 Marzo 2015 - 11.22


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In Mo Yang, violinista originario della Corea del Sud, ha vinto la 54° edizione del Premio Paganini. Yang, classe 1995 e 20 anni ancora da compiere, ha offerto una esecuzione del primo Concerto di Paganini impeccabile ottenendo una autentica ovazione da parte del pubblico. «Non mi aspettavo tanto» ha dichiarato subito dopo la vittoria, «ma da quando sono arrivato ho sentito molte sensazioni positive». In Mo Yang, che dopo aver ricevuto il premio ha firmato autografi e si è scattato parecchi selfie con alcuni fan: «Avrò molti concerti in Europa e anche in Italia, che mi piace moltissimo e dove ero stato come turista con la mia famiglia. Ora ci sarà molta più responsabilità».

Yang sta ancora studiando, perfezionando la propria formazione, già altissima, negli Stati Uniti. «Studio a Boston, al New England Conservatory. Con Miriam Fried, un’altra vincitrice del Premio Paganini».

Al giovanissimo coreano anche altri tre riconoscimento. Al secondo posto la giapponese Fumika Mohri, seguita dal tedesco Albrecht Menzel, dalla russa Diana Pasko, dall’americana Elly Suh e dal lettone Dainis Medjaniks.

Il premio Paganini è fra le più importanti competizioni violinistiche del mondo, ilsuo scopo è quello di promuovere l’attività concertistica dei violinisti debuttanti.

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