Cagliari, i lavoratori del Lirico protestano a suon di pentole

Niente violini o pianoforte. Per protestare davanti al Comune i lavoratori del Teatro Lirico di Cagliari hanno scelto come strumento coperchi di pentole e mestoli.

Cagliari, i lavoratori del Lirico protestano a suon di pentole
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11 Febbraio 2015 - 10.10


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Niente violini o pianoforte. Per protestare davanti al Comune i lavoratori del Teatro Lirico di Cagliari – tra loro anche molti musicisti – hanno scelto come strumento coperchi di pentole e mestoli sbattuti contro le padelle. In aggiunta naturalmente ai più scontati fischietti. È il primo atto dello stato di agitazione proclamato nel pomeriggio per contestare il ritardato pagamento degli stipendi e la mancata programmazione per il 2015. Steso davanti al Comune il lenzuolo con l’immagine e la scritta delle battaglie di questi anni: “Non zittite l’arte”.

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Tutto questo mentre nell’aula del Consiglio comunale si parlerà in serata proprio della situazione del Lirico. Nel frattempo il sindaco Massimo Zedda, rispondendo ai giornalisti, ha assicurato che, grazie alla richiesta di una anticipazione bancaria, presto sarà risolto il problema degli stipendi. Il primo cittadino ha rivelato anche alcuni particolari sul contorto meccanismo che ha impedito per ora lo sblocco dei pagamenti. Ma ne parlerà probabilmente in aula in maniera più approfondita. Intanto continua la protesta dei lavoratori: ancora percussioni casalinghe e distribuzione di volantini per “sollecitare – si legge – un rinnovato impegno delle forze politiche a tutela della più grande azienda di produzione culturale della Sardegna”.

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