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Pino Daniele, la compagna: restituitegli il cuore

Amanda Bonini ai medici che hanno eseguito l'autopsia e che hanno esaminato il cuore del cantante: 'Restituilo al suo corpo, non smaltitelo come carta sporca'.

Pino Daniele, la compagna: restituitegli il cuore
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3 Febbraio 2015 - 17.01


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Sono iniziati gli accertamenti peritali sui risultati dell’autopsia fatta eseguire dalla procura di Roma sulla salma di Pino Daniele, il cantante partenopeo scomparso il 4 gennaio 2015 a causa di un attacco cardiaco. Gli esperti esamineranno in particolare i campioni di tessuto già prelevati.Il professor Giuseppe Ambrosio, direttore della struttura complessa di cardiologia e fisiopatologia cardiovascolare dell’ospedale di Perugia, uno dei periti incaricati, ha confermato l’inizio degli esami. L’autopsia, eseguita l’8 gennaio, è stata disposta per dissipare ogni dubbio sulla morte di Pino Daniele per chiarire se il cantante poteva essere salvato con un intervento medico tempestivo.

Amanda Bonini, ultima compagna del cantautore, in merito all’autopsia ha scritto una lunga lettera indirizzata ai medici che hanno dovuto esaminare il cuore di Pino Daniele: “Ho appreso dai giornali che durante l’autopsia è stato espiantato il cuore di Pino. Avere la conferma che fosse tutto vero è stato devastante e ancor più doloroso dover intuire quale potrebbe essere il suo destino una volta terminati gli esami….”. Amanda ha poi aggiunto: “Se razionalmente, con grande dolore, devo accettare una disposizione del Pm come atto dovuto, al contempo, trovo moralmente inaccettabile che quel cuore, che idealmente è il luogo dell’anima di Pino, in cui sono le persone che ama, gli amici veri, dove è Napoli, dove c’è un po’ di Maremma, dove sono le sue passioni e le sue ispirazioni, possa essere distrutto e smaltito come un ‘rifiuto organico’ qualsiasi, per dirla con le sue parole…. ‘come una carta sporca’. Il pensiero di ciò mi addolora quanto la sua morte”.

“Mi auguro – ha aggiunto Amanda Bonini – che esista la possibilità che i suoi resti possano essere ricongiunti e possano finalmente riposare in pace nel silenzio incantato della campagna Toscana. Confido nel buonsenso e nel rispetto che un paese civile dovrebbe avere nei confronti della dignità umana, a maggior ragione nei confronti di una personalità unica ed irripetibile come quella di Pino, che proprio con quel cuore ha arricchito il nostro patrimonio culturale e musicale donandoci opere straordinarie che rimarranno per sempre all’umanità”.

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