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Signum quartet: una ventata d’aria fresca della musica classica

I musicisti - cosmopoliti, aperti a nuovi incontri e a nuove avventure – si esibiranno a Roma al Teatro Olimpico l’11 dicembre 2014.

Signum quartet: una ventata d’aria fresca della musica classica
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11 Dicembre 2014 - 15.48


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di Chiara D’Ambros

Questa sera giovedì 11 dicembre 2014 al Teatro Olimpico di Roma ore 21:00 Signum & Signumfive. Gli elementi del Signum quartet si definiscono come una “ventata d’aria fresca nel panorama di musica classica”. Incontratisi a Cologna Erik Nestler sax contralto e David Brand sax baritono dalla Germania, Bla? Kemperle sax soprano e Alan Lu?ar sax tenore dalla Slovenia, dopo varie occasioni in cui si sono trovati a suonare assieme nel 2006 hanno costituito il gruppo uniti da una grande amicizia e dalla passione comune e condivisa per la musica. Con questa formazione hanno vinto vari concorsi internazionali per quartetto riarrangiati per sassofoni. Tanti infatti, sono i quartetti di musica da camera scritti per archi che i quattro giovani musicisti arrangiano per 4 saxofoni, divertendosi e trovando nella riscoperta delle sonorità del passato nuove possibilità espressive.

Cosmopoliti, aperti a nuovi incontri e a nuove avventure hanno recentemente – come dicono loro stessi – “fatto nascere un nuovo bambino il Signum 5, da un’idea di Alan che si trovava a Vienna e ha incontrato Nikola, un fisarmonicista e con lui ha scambiato idee sui suoni della zona Balcanica e ci ha proposto di includere questi suoni e Nikola stesso nel nostro gruppo dando così vita a una nuova formazione, i signum 5 appunto”. Raccontando della loro musica David Brand ha aggiunto “abbiamo deciso che dovevamo suonare questa musica molto speciale della zona balcanica anche perché Alan e Brash sono di questa area e hanno portato a tutti noi lo spirito di questi suoni. Per me una esperienza importante e nuova esperienza e ho cercato a mia volta di tradurre nelle esecuzioni quello che avevo provato venendo a contatto con questa cultura musicale”. All’incontro con nuove sonorità si è aggiunta poi la necessità di avere dei suoni percussivi, ai 5 si è quindi aggiunto anche Volker Reichling.

Incontri, scambi, ascolto profondo delle proprie radici apertura al nuovo sono le caratteristiche principali di questo gruppo. Il concerto di questa sera proporrà quindi da brani di musica classica, musica degli anni’30 alla musica balcanica. Il quartetto da camera esce quindi anche in piazza e con l’occasione presenta anche la nuova uscita discografica il cui titolo racchiude lo spirito stesso di questa formazione originale “Balcanication”.

Parlando del disco ciascuno in modo appassionato ha sottolineato il loro slancio verso una nuova ricerca musicale e il desiderio di varcare nuove frontiere, di abbattere confini. Ha precisato Alan: “Siamo molto aperti, ascoltiamo il pubblico, siamo 3 ragazzi tedeschi, uno sloveno un ragazzo serbo, suoniamo musica della Macedonia e abbiamo voluto portare questo concerto di lancio del nuovo disco a Roma, vogliamo testimoniare che la musica è cosmopolita come lo siamo noi”. David ha detto “Non solo cerchiamo qualcosa di nuovo, facciamo qualcosa di nuovo, ciascuno porta qualcosa della propria esperienza nel fare musica e questo rende il tutto unico”. Erik: “Siamo cresciuti con la musica classica, quella è la nostra base, lì stanno in nostri fondamenti e la amiamo molto ma desideriamo andare e sperimentare altre forme, spingerci oltre. Blez: “I brani classici si ripetono da secoli e lì puoi ricercare il colore differente, esplorare l’intonazione, le sfumature e questo è sempre stimolante ma oltre a questo siamo alla ricerca e sperimentiamo e proponiamo qualcosa di nuovo”.

Si può qui raccontare di un processo in corso, di dischi nascenti, di incontri e retroscena di creazioni musicali ma poi come ha commentato Alan: “La musica non si può descrivere la musica va ascoltata”. Spazio alla musica quindi questa sera al Teatro Olimpico di Roma o del nuovo Cd Balcanication.

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